venerdì, Ottobre 4, 2024
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Dal mese di aprile sarà necessario un visto a pagamento per accedere in Gran Bretagna, anche per i voli con scalo.

A partire da aprile 2025, i cittadini europei, compresi gli italiani, dovranno ottenere un’autorizzazione elettronica preventiva per visitare Londra o altre località della Gran Bretagna. Questo nuovo requisito, che prevede un costo di 10 sterline (circa 12 euro), è una diretta conseguenza della Brexit e seguirà nuove normative sull’immigrazione. Le uniche eccezioni riguardano i cittadini irlandesi e le persone che possiedono già un permesso di residenza permanente nel Regno Unito, noto come settled o pre-settled status. A partire dal 2024, l’Unione Europea introdurrà un sistema simile per i cittadini britannici, imponendo controlli biometrici, inclusa la raccolta delle impronte digitali, per le visite in Europa.

L’autorizzazione elettronica per viaggiare in Gran Bretagna, denominata ETA (Electronic Travel Authorization), sarà valida per due anni e permetterà più ingressi con soggiorni fino a sei mesi. Tuttavia, è importante sottolineare che l’ETA non consente di lavorare nel Regno Unito; per lavorare è necessario un visto specifico, che richiede un processo più complesso.

I cittadini europei potranno richiedere l’ETA a partire dal 5 marzo 2025, utilizzando un’app dedicata o il sito ufficiale del governo britannico. La procedura prevede la compilazione di un modulo con i dati del passaporto, informazioni di contatto, una foto e domande relative alla sicurezza. La risposta viene fornita mediamente entro tre giorni. In caso di rifiuto, non è previsto alcun appello e si dovrà richiedere un visto tradizionale.

Inoltre, l’ETA sarà obbligatoria anche per chi fa solo scalo a Londra, indipendentemente dalla destinazione finale. Questa misura ha sollevato controversie, in particolare tra gli aeroporti londinesi, poiché una normativa simile riguardante alcuni paesi arabi aveva già influenzato negativamente il numero di passeggeri in transito. Nonostante l’arrivo di un nuovo governo laburista, tali misure non sono state modificate, come sottolineato dalla sottosegretaria all’immigrazione Seema Malhotra, che ha riaffermato l’impegno del Regno Unito a migliorare la sicurezza attraverso nuove tecnologie.

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