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mercoledì, 8 Gennaio, 2025
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Dal Riscaldamento all’Arredamento: Guida al Bonus Casa

Con l’inizio del nuovo anno, le regole sui bonus edilizi subiscono modifiche, come stabilito dalla legge di bilancio approvata il 28 dicembre. In base all’approccio contenitivo della spesa del Tesoro, alcune misure sono confermate mentre altre vengono ridotte. L’Ecobonus per l’efficienza energetica prosegue, ma il tasso scende al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili. Il bonus ristrutturazione, fissato al 50%, risulta riservato esclusivamente alle abitazioni principali, mentre resta attivo il bonus mobili. È introdotto un nuovo contributo fino a 100 euro per l’acquisto di grandi elettrodomestici e la rottamazione di quelli obsoleti.

Le principali misure della legge di bilancio sono le seguenti. L’Ecobonus prevede ora una detrazione Irpef o Ires, con percentuali al 50% per la prima casa e al 36% per le altre proprietà, con ulteriori riduzioni nel 2026 e 2027. Riguardo al bonus ristrutturazione, la detrazione viene prorogata con un’aliquota che si mantiene al 50% per le abitazioni principali fino al 2025, mentre per le seconde case scenderà al 36%. A partire dal 2026 anche per le prime case l’aliquota calerà al 36%, mantenendo invariato il limite di spesa di 96.000 euro.

Per incentivare l’acquisto di grandi elettrodomestici, è stato previsto un bonus finanziato con 50 milioni di euro per chi acquista elettrodomestici prodotti in Europa e di classe energetica almeno B, che copre fino al 30% del costo, con un massimale di 100 euro, salendo a 200 euro per le famiglie a basso reddito. Per accedervi, sarà necessario dimostrare lo smaltimento dell’elettrodomestico sostituito.

Inoltre, le agevolazioni fiscali per l’acquisto di caldaie a combustibili fossili vengono cancellate in linea con la direttiva UE sulle Case Green. Resta confermato nel 2025 il bonus arredi, che consente di detrarre il 50% della spesa per mobili e grandi elettrodomestici fino a 5.000 euro. Infine, il Superbonus continua a diminuire, con una detrazione attuale del 65% riservata a specifiche categorie di edifici e richiedenti.

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