Il primo ministro slovacco Robert Fico ha definito “assurda” la nuova tariffa approvata dall’Unione Europea sull’importazione di veicoli elettrici dalla Cina, a cui ha espresso contrarietà durante una visita ufficiale in Cina. Fico ha sottolineato che “la Commissione europea ha presentato una proposta assurda”, evidenziando che diversi Paesi, tra cui Slovacchia, Germania e Spagna, hanno espresso il loro dissenso. Tuttavia, la Spagna si è astenuta piuttosto che votare contro.
La tariffa proposta, che può arrivare fino al 35,5%, ha ricevuto il supporto di dieci Paesi, mentre cinque l’hanno rifiutata e dodici si sono astenuti. Fico ha aggiunto che gli oppositori alla misura sono principalmente produttori di auto di classe media e di lusso, il cui commercio con la Cina potrebbe subire gravi conseguenze.
Durante la sua recente visita in Cina, Fico ha firmato un accordo di partenariato strategico. Questo accordo arriva in un contesto di tensione commerciale, poiché la tariffa, che è entrata in vigore il 29 ottobre, colpisce specificamente alcune delle principali case automobilistiche cinesi: la SAIC con una tariffa del 35,3%, Geely con il 18,8% e BYD con il 17%, per un massimo di cinque anni.
Bruxelles ha giustificato l’imposizione della tariffa con quelle che definisce gravi violazioni delle norme dell’Organizzazione Mondiale del Commercio da parte della Cina. L’Unione Europea accusa Pechino di non rispettare tali regolamenti, mentre la Cina ha reagito citando l’Unione Europea davanti al meccanismo di risoluzione delle controversie dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, contestando la mancanza di “basi oggettive” per le tariffe dichiarate.
Questa situazione evidenzia una crescente tensione commerciale tra l’Europa e la Cina e riflette la preoccupazione di alcuni Stati membri dell’UE, come la Slovacchia, che temono ripercussioni negative sulle esportazioni e sulle relazioni commerciali. L’approvazione della tariffa rappresenta un punto critico nelle politiche commerciali dell’Unione Europea e potrebbe influenzare gli equilibri economici e politici a livello globale.
