La Nazionale di calcio, guidata da Luciano Spalletti, si prepara ad affrontare le sfide della Nations League a settembre, con due partite impegnative: venerdì 6 contro la Francia a Parigi e lunedì 9 contro Israele a Budapest. Questo trittico di partite si inserisce in un contesto difficile per la squadra azzurra, reduce da un deludente europeo in Germania e con l’incubo di non riuscire a qualificarsi per il terzo Mondiale consecutivo.
Spalletti, da un anno alla guida degli azzurri, si trova a gestire una situazione complicata, a causa di vari infortuni e assenze tra cui Scamacca e Chiesa. Le scelte per la formazione sono limitate: alcuni giocatori sono stati esclusi, altri non sono stati convocati, e la crescente presenza di giocatori stranieri nella Serie A ha ridotto le opzioni a disposizione del Ct. Anche la ricerca di talenti in Premier League ha dato pochi frutti, portando a convocare un giovane attaccante della seconda divisione, Koleosho.
Il girone della Nazionale è particolarmente difficile, includendo Francia e Belgio, con solo i primi due posti che garantiscono la fase successiva. Il terzo posto porta ai playout per non retrocedere, mentre il quarto posto comporterebbe la retrocessione in Serie B. Spalletti, dopo aver ottenuto 7 vittorie in 14 partite e una media di 1,76 punti a partita, ha deciso di implementare un’attenta rivisitazione del gioco, puntando su una difesa a tre e un attacco da reinventare, privo di figure chiave come Scamacca, Chiesa e Zaniolo.
L’allenatore si affida a nuovi nomi come Kean, Ricci, Udogie e Tonali, quest’ultimo è tornato in forma dopo un periodo di assenza. Tuttavia, la lista degli attaccanti convocati, composta da Retegui, Raspadori, Zaccagni e Kean, solleva interrogativi su quanto riescano a sopperire a un attacco che appare debole. La convocazione di Brescianini, un mezzala- trequartista, segna un tentativo di rinnovamento, ma l’assenza di Barella per infortunio e le incertezze su Bastoni (in dubbio per infortunio) complicano ulteriormente le scelte di Spalletti.
La lista dei 23 convocati comprende portieri come Donnarumma, Meret e Vicario, e difensori come Di Lorenzo, Gatti e Bastoni. La presenza di giovani e volti noti come Tonali e Frattesi nel centrocampo potrebbe offrire nuove opzioni, ma il vero test sarà vedere come la squadra si esibirà contro avversari di alto livello.
In conclusione, l’avventura di Luciano Spalletti con la Nazionale italiana inizia in un momento di crisi e ricostruzione, con sfide imminenti che testano la resilienza e l’adattabilità della squadra azzurra. La sfida del 6 settembre contro la Francia si preannuncia cruciale per il futuro del calcio italiano.