20 Settembre 2024

Demenza: come frutta ed esercizio fisico possono ritardarne l’insorgenza

frutta sana

Studi recenti evidenziano l’importanza di abitudini quotidiane, come il consumo di frutta e l’esercizio fisico, nella prevenzione della demenza. Ricerca condotta dalla Monash University in Australia ha rivelato una correlazione tra la salute intestinale e la funzione cerebrale, suggerendo che un microbiota intestinale equilibrato possa contribuire a ritardare il declino cognitivo. L’asse intestino-cervello è diventato un ambito di studi crescente, dimostrando che il microbiota, un ecosistema complesso di microrganismi, influisce su diverse funzioni del corpo, compresa la salute cerebrale.

Un microbiota sano si mantiene attraverso una dieta ricca di frutta e verdura, fondamentali per fornire nutrienti e fibre. Questi alimenti favoriscono la crescita di batteri benefici nell’intestino, riducendo l’infiammazione e il rischio di neurodegenerazione. La frutta, ricca di antiossidanti, vitamine e minerali, gioca un ruolo cruciale nel combattere lo stress ossidativo, che danneggia le cellule cerebrali. Frutti come mirtilli, arance e mele sono particolarmente efficaci per la loro capacità di migliorare la memoria e proteggere il sistema nervoso.

Unitamente alla dieta, l’esercizio fisico regolare è cruciale per la salute cognitiva. È dimostrato che l’attività fisica stimola la produzione di neuroni e migliora la comunicazione tra le cellule cerebrali. La ricerca conferma che l’esercizio non solo migliora la salute fisica, ma favorisce anche un microbiota intestinale sano, potenziando la salute del cervello. L’attività aerobica, come camminare o nuotare, aumenta il flusso sanguigno al cervello, migliorando la disponibilità di nutrienti. Inoltre, l’esercizio diminuisce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, creando un ambiente favorevole per le funzioni cerebrali.

I probiotici, presenti in cibi come yogurt e kefir, sono essenziali per mantenere un microbiota sano. Questi alimenti non solo arricchiscono il microbiota di batteri utili, ma sono anche associati a un miglioramento dell’umore, contribuendo così a mitigare sintomi di ansia e depressione, spesso collegati all’inizio della demenza.

Infine, l’interazione sociale è fondamentale: le persone con una rete sociale attiva tendono a subire un declino cognitivo più lento. Tuttavia, lo stigma sociale associato alla demenza può isolare i pazienti, peggiorando le loro condizioni cognitive. Sensibilizzare il pubblico è essenziale per promuovere una vita sociale attiva e significativa per chi vive con la demenza.

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