27 Settembre 2024

Demenza: Una dieta ricca di flavonoidi per ridurre il rischio. Ecco cosa mangiare.

mirtilli

Una dieta ricca di flavonoidi potrebbe ridurre significativamente il rischio di demenza, una malattia neurologica che colpisce milioni di persone. Secondo uno studio recente pubblicato su JAMA Network Open, il consumo quotidiano di alimenti ricchi di flavonoidi potrebbe abbattere il rischio di sviluppare demenza del 28%, soprattutto per coloro che presentano predisposizioni genetiche o altri fattori di rischio.

I flavonoidi, presenti in alimenti come frutta, verdura, tè e vino rosso, sono antiossidanti naturali che combattono l’infiammazione e migliorano la salute cardiovascolare. Ricerche recenti hanno evidenziato il loro possibile ruolo nella protezione contro il declino cognitivo. Con l’invecchiamento della popolazione, diventa fondamentale prevenire malattie neurodegenerative come la demenza.

Alimenti come mirtilli, tè verde e vino rosso sono particolarmente ricchi di flavonoidi. Le bacche, per esempio, contengono antocianine, una sottoclasse di flavonoidi associata al miglioramento della memoria e delle funzioni cognitive. Lo studio condotto dalla Queen’s University di Belfast ha coinvolto oltre 122.000 adulti tra i 40 e i 70 anni, monitorando il loro consumo di flavonoidi per circa nove anni. Risultati hanno mostrato che chi consumava più di sei porzioni giornaliere di alimenti ricchi di flavonoidi presentava un rischio di demenza notevolmente inferiore.

Tra i cibi con effetti protettivi ci sono le bacche, il tè verde, il tè nero e il vino rosso. Il consumo di almeno due porzioni di tè e mezza porzione di bacche è stato associato a una riduzione significativa del rischio. Tuttavia, l’alcol, incluso il vino rosso, va consumato con moderazione a causa dei rischi per la salute, come il cancro.

Prevenire la demenza è cruciale poiché non esiste una cura. Adottare una dieta ricca di flavonoidi è una strategia efficace, soprattutto per chi ha un alto rischio genetico, come i portatori della variante del gene APOE ε4. Inoltre, i flavonoidi potrebbero rivelarsi utili per chi soffre di condizioni come ipertensione o depressione.

Tuttavia, ci sono limitazioni nello studio, come l’affidamento su dati auto-riportati e la salute generale dei partecipanti, che potrebbe influenzare i risultati. Per integrare flavonoidi nella dieta, si consiglia di variare gli alimenti, includendo bacche, verdure a foglia verde, agrumi, tè e cioccolato fondente, per sostenere una salute cerebrale ottimale nel lungo termine.

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