Il 6% degli adulti italiani manifesta sintomi depressivi, un dato in calo generale ma con un incremento tra i giovani di età compresa tra 18 e 34 anni. Queste informazioni emergono dalle sorveglianze Passi e Passi d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), rilasciate in vista della Giornata Mondiale della Salute Mentale, che si celebra il 10 ottobre. La salute mentale, con particolare attenzione alle donne in gravidanza e nel primo anno dopo il parto, è stata oggetto di un recente studio congiunto tra l’Iss e la London School of Economics (LSE), evidenziando il bisogno di risorse dedicate nei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) per supportare le donne con disturbi mentali perinatali.
Negli adulti italiani, i sintomi depressivi si manifestano in media per 16 giorni al mese, spesso associati a problemi fisici che incidono per quasi 10 giorni al mese. Le limitazioni nelle attività quotidiane si verificano per circa 8 giorni al mese. È interessante notare che i sintomi depressivi tendono a diventare più frequenti con l’età, colpendo maggiormente le donne (7%) e coloro che affrontano svantaggi sociali come difficoltà economiche (19%) e precarietà lavorativa (8%). La condizione di vivere soli (7%) e la presenza di malattie croniche (11%) sono ulteriori fattori di rischio.
Solo il 65% degli individui con sintomi depressivi cerca aiuto, prevalentemente da medici o operatori sanitari. Dal 2008, la prevalenza di questi sintomi è diminuita in tutta Italia e tra vari gruppi popolazionali, ma questo progresso è più lento tra le donne e i giovani adulti di 18-34 anni, con un trend di aumento negli ultimi anni che ha parzialmente annullato i miglioramenti degli ultimi 15 anni.
Le rilevazioni di Passi indicano che le regioni settentrionali presentano generalmente prevalenze più elevate di sintomi depressivi, mentre quelle del Centro Italia mostrano valori inferiori, benché ci siano eccezioni come Sardegna, Molise e Marche, che registrano le percentuali più alte. Tra le persone over 65, i dati di Passi d’Argento rivelano che 9 su 100 segnalano sintomi depressivi e il 17% esprime insoddisfazione per la propria vita, evidenziando una sfida significativa per il benessere degli anziani in Italia.