Il governo italiano ha approvato un nuovo sistema di detrazioni fiscali con l’obiettivo di far risparmiare oltre un miliardo di euro all’anno, che avrà un impatto specifico su alcune categorie di contribuenti, incluse le famiglie senza figli e i single con redditi medio-alti. Il disegno di legge di Bilancio per il 2025, che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti presenterà in Parlamento, introduce un sistema che favorisce le famiglie numerose e i redditi inferiori a 50.000 euro lordi, mentre contribuenti con redditi superiori a 100.000 euro senza figli a carico subiranno una sostanziale riduzione delle spese detraibili.
La manovra 2025 include misure riconfermate a sostegno delle famiglie come il bonus mamma e il bonus bebè, che resteranno attivi, insieme a fringe benefit per il welfare aziendale e una copertura del congedo parentale che arriverà fino all’80% dello stipendio. Inoltre, ci saranno modifiche all’Irpef, agli scaglioni e un ulteriore abbattimento del cuneo fiscale, per alleggerire la pressione fiscale su alcuni lavoratori. I bonus per ristrutturazioni edilizie continueranno a beneficiare le prime abitazioni con una detrazione del 50%, mentre per le seconde abitazioni l’aliquota scenderà al 36%.
La principale innovazione è la rimodulazione delle detrazioni fiscali, che varrà in base al numero di figli a carico e ai fasce di reddito. Le detrazioni, come quelle per spese mediche e interessi sui mutui, non saranno più uniformi: le famiglie con più figli avranno diritto a maggiore detrazioni, mentre i redditi più alti vedranno il limite massimo detraibile ridotto. I contribuenti saranno distinti in tre fasce di reddito: fino a 50.000 euro, tra 50.000 e 100.000 euro e oltre 100.000 euro, con un sistema che si propone più equo.
Il nuovo sistema introdurrà anche un “quoziente familiare” che considererà il numero di figli e il reddito imponibile. A partire dal 2025, si applicherà alle dichiarazioni dei redditi del 2026, e i mutui contratti dal 2025 dovranno seguire le nuove regole per la detrazione degli interessi passivi. La detraibilità per figli a carico rimarrà di 950 euro fino ai 30 anni e oltre di caso di disabilità, con l’intento di rendere il sistema fiscale più giusto per chi ha maggiore responsabilità familiare e redditi inferiori.