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Digitale terrestre: cosa cambia e quali canali potresti non vedere più

Rai Storia, Rai Radio 2 Visual e Rai Scuola sono i canali che da oggi mercoledì 28 agosto potranno essere visti soltanto con il cosiddetto “nuovo digitale terrestre“. In termini tecnici, ci stiamo lentamente muovendo verso il cosiddetto Digital Video Broadcasting di seconda generazione. Si tratta del DVB-T2, con il sistema di codifica HEVC, che promette agli spettatori una migliore qualità di immagini e suoni.

Digitale terrestre, cosa cambia

Dopo il primo passaggio da MPEG2 a MPEG4 AVC del 21 dicembre 2022, necessario per il nuovo digitale, continua così il percorso di ammodernamento della televisione italiana. Da oggi 28 agosto, per continuare a guardare Rai Storia, Rai Radio 2 Visual e Rai Scuola in digitale terrestre, sarà necessario avere un televisore o un ricevitore compatibile con il nuovo standard europeo. Per scoprire se il proprio tv è adatto,bisogna andare al numero 558 con il telecomando e vedere se si riceve “Rai Sport HD Test HEVC”. Da oggi si trova invece sul 100 un cartello per la verifica dell’idoneità dei ricevitori alla ricezione di contenuti in UHD/HDR che potrebbero essere trasmessi sui multiplex DVB-T2 in un prossimo futuro. I ricevitori commercializzati dal 22 dicembre 2018 devono esserlo per legge.

Per coloro che scoprono di avere un televisore o un decoder non compatibile con il nuovo formato, sul sito del ministero delle Imprese e del made in Italy è possibile trovare una lista di ricevitori idonei alla ricezione DVB-T2. Inoltre, nella stessa pagina sono presenti i dettagli dell’iniziativa “Bonus decoder a casa”, che fino al 31 ottobre di quest’anno permette agli over 70 con pensione inferiore ai 20mila euro annui di ricevere gratuitamente a domicilio un decoder compatibile con la nuova tecnologia. In ogni caso, dopo il passaggio di mercoledì, a tutti converrà risintonizzare il televisore per poter usufruire dell’offerta Rai.

Inoltre, dalla mattina di oggi mercoledì 28 agosto sono trasmessi in simulcast sia DVB-T che DVB-T2 Rai 1 HD, Rai 2 HD, Rai 3 HD, ma anche nella loro nuova versione in alta definizione Rai 4 HD, RaiNews24 HD e Rai Premium HD. Questo significa che chi ha un apparecchio all’avanguardia li vedrà nella nuova modalità di fruizione. Continueranno allo stesso tempo ad essere accessibili anche sui dispositivi più vecchi.

I cambiamenti per ora solo in casa Rai

Per quanto riguarda le altre aziende, ancora non si parla di variazioni nelle modalità di trasmissione. La Rai ha dovuto fare un primo passo verso il DVB-T2 anche per via degli obblighi presenti nel suo contratto di servizio. Gli altri editori ancora non si sono invece esposti, forse temendo cali negli ascolti. E non è ancora chiaro quali saranno i prossimi passi per il servizio pubblico.

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Le parole del ministro Adolfo Urso

“Il nostro Paese compirà un ulteriore significativo passo verso il futuro della comunicazione digitale e del sistema televisivo nazionale avviando la transizione al nuovo digitale terrestre con standard di trasmissione DVB-T2″. A dirlo è il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso sui suoi canali social. Che prosegue: “Questa scelta strategica, in linea con il nuovo contratto di servizio Rai che abbiamo recentemente realizzato, non solo innalzerà la qualità delle trasmissioni. Rappresenta anche un impegno concreto del governo per un Paese tecnologicamente avanzato e connesso. Più innovazione per il nostro sistema televisivo, più servizi per i nostri cittadini. Avanti su questa strada, verso l’Italia del futuro”.

Questa nuova tecnologia, spiega il Mimit, migliorerà l’esperienza televisiva degli spettatori. E lo farà grazie alla qualità superiore dell’immagine e alla fruizione di un numero potenzialmente sempre più alto di canali ad alta definizione. Per la ricezione del segnale DVB-T2 non sarà necessario cambiare l’antenna né tantomeno modificare l’impianto TV. Antenne e impianti attualmente utilizzati per il segnale DVB-T sono già perfettamente idonei alla ricezione del segnale DVB-T2.

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