Francesco Spano ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico di Capo di Gabinetto del Ministero della Cultura a causa di un clima di attacchi personali che ha minato la sua serenità di pensiero necessaria per il ruolo. Nella sua lettera di dimissioni, indirizzata al ministro Alessandro Giuli, Spano ha espresso gratitudine per la stima e il supporto ricevuti. Giuli ha accolto con rammarico le dimissioni, manifestando solidarietà verso Spano e denunciando il “barbarico clima di mostrificazione” al quale è stato sottoposto.
Le dimissioni di Spano si sono verificate in un contesto di forti pressioni politiche, in seguito all’annuncio di un’inchiesta da parte del conduttore Sigfrido Ranucci riguardante il marito di Spano. Questa inchiesta si concentrerebbe su una consulenza ben retribuita che Marco Carnabuci, marito di Spano, avrebbe ottenuto dal Maxxi durante il periodo in cui Spano era segretario generale. Carnabuci, avvocato, aveva già lavorato per il Maxxi sotto la presidenza di Giovanna Melandri.
Il clima di ostilità è stato aggravato da insulti omofobi rivolti a Spano; un membro di Fratelli d’Italia ha etichettato Spano come “pederasta” a causa delle sue posizioni riguardo ai temi LGBTQ. Questo attacco è emerso in una chat interna a FdI, e ha portato a conseguenze per l’autore del commento, Fabrizio Busnengo, che è stato rimosso dalla chat e ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico.
L’associazione Pro Vita & Famiglia ha commentato le dimissioni di Spano definendole la conclusione di una vicenda indegna, affermando che il ministro Giuli non avrebbe dovuto promuovere un funzionario legato al PD, data la controversia legata allo scandalo LGBT all’Unar nel 2017. L’associazione ha dichiarato che la situazione possa servire da monito al Governo, insistendo sul fatto che gli elettori non tollereranno più compromessi su questioni riguardanti nomine e finanziamenti legati al movimento LGBTQ.
Questa vicenda ha messo in evidenza le tensioni politiche interne e le sfide che i funzionari governativi affrontano, specialmente in relazione alle questioni di genere e orientamento sessuale.