Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto oggi al Quirinale la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Durante l’incontro, ha firmato un decreto che accetta le dimissioni irrevocabili di Gennaro Sangiuliano dalla carica di ministro della Cultura, nominando al contempo Alessandro Giuli come suo successore. Sangiuliano ha comunicato la sua decisione in una lettera in cui evidenzia i risultati ottenuti nel suo mandato, come l’aumento dei visitatori e degli incassi nei musei, e la chiusura dei siti culturali durante le ferie, sottolineando che il suo lavoro non può essere influenzato da gossip e fake news.
Nel suo messaggio di addio, Sangiuliano ha ringraziato Meloni per il supporto ricevuto e ha lamentato le pressioni ricevute da un sistema politico e mediatico ostile. Ha espresso il desiderio di avere le mani libere per intraprendere azioni legali contro chi ha diffuso notizie false che lo riguardano. Ha anche insistito sulla necessità di proteggere l’integrità delle istituzioni, affermando che la sua onorabilità è in gioco.
Giorgia Meloni ha riconosciuto il contributo importante di Sangiuliano al rilancio della cultura italiana, esprimendo la sua gratitudine e sottolineando i successi raggiunti durante il suo mandato, tra cui l’apertura di Palazzo Citterio a Milano e l’inserimento della Via Appia Antica nel patrimonio dell’UNESCO. Ha confermato che Giuli, già presidente della Fondazione MAXXI, continuerà con le politiche di valorizzazione del patrimonio culturale, mantenendo quella discontinuità rispetto al passato che gli italiani si aspettano.
Le dimissioni di Sangiuliano seguono controversie legate al ruolo di Maria Rosaria Boccia, che si era definita consulente del ministero, mostrando una presunta confusione riguardo al suo accesso a documenti e fondi pubblici. Meloni ha chiarito che il ministro garantisce che Boccia non ha avuto accesso a documenti riservati o fondi pubblici.
Durante il suo mandato, Sangiuliano ha portato avanti numerose iniziative per promuovere l’identità culturale italiana e ha sostenuto eventi commemorativi per mantenere viva la memoria di eventi storici significativi, come la Shoah. Ora, dopo quasi due anni, lascia il ministero, segnato da risultati significativi e polemiche.