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giovedì, 9 Gennaio, 2025
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Diritti di Cittadinanza per i Nati in Italia

Myriam Sylla, ex capitana della Nazionale italiana di pallavolo, condivide la sua storia in un’intervista a Vogue Italia. Oggi 30enne, è medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024 e si presenta in modo molto intimo, parlando delle sue esperienze personali, dalla bulimia ai suoi amori, passando per la sua passione per i piercing. Sylla offre uno sguardo sincero e autentico su di sé, diventando un modello per molte giovani.

Riferendosi al suo rapporto con la famiglia, racconta come, nonostante le loro iniziali incertezze, i genitori abbiano sempre supportato il suo sogno sportivo. Myriam sottolinea che non hanno mai visto lo sport come un mezzo per realizzare le proprie aspirazioni frustrate, ma hanno sempre messo i suoi desideri al primo posto. Si dice colpita dal fatto che, considerando le condizioni economiche della loro gioventù, non siano riusciti a soddisfare molti sogni.

Sylla tocca anche il tema della cittadinanza italiana, descrivendo le ore di attesa per rinnovare il permesso di soggiorno in questura a Lecco. Esprime la sua frustrazione per i giovani della sua generazione, molti dei quali, nonostante siano nati e cresciuti in Italia e parlino italiano, non hanno ancora un passaporto italiano. Questa situazione le appare inaccettabile nel 2024, quando i ragazzi nigeriani, per esempio, vengono etichettati come tali, indipendentemente dal loro legame con il Paese d’origine dei genitori.

Sylla si confronta anche con la sua immagine corporea. Da piccola, si sentiva diversa e più grande rispetto alle coetanee, motivo per cui tendeva a socializzare di più con i ragazzi, evitando i confronti con le ragazze. Racconta un episodio significativo legato al suo primo amore, dove un ragazzo a cui piaceva la rifiutò, vedendola solo come un’amica, una verità che è emersa solo anni dopo.

Infine, Sylla parla della lotta contro la bulimia, iniziata quando si allontanò dalla famiglia per giocare a pallavolo. Condivide il percorso di recupero e il sostegno reciproco tra compagne, sottolineando il ruolo della sua tutor, che ha giocato un ruolo cruciale nel riconoscere e affrontare la situazione. L’intervista completa sarà disponibile nel numero di gennaio di Vogue Italia.

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