Un altro venerdì nero per i pendolari con disagi nei trasporti pubblici, a causa di uno sciopero che interessa treni, autobus e metropolitane. Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha ridotto a 4 ore lo sciopero inizialmente previsto per 24 ore, ma il sindacato Usb ha contestato tale decisione, definendola “illegittima” e confermando l’intenzione di mantenere la mobilitazione per l’intera giornata. Il Gruppo Fs ha annunciato che, in ottemperanza all’ordinanza, i treni delle Frecce, Intercity e dei regionali di Trenitalia fermeranno dalle ore 9 alle ore 13, ma si prevede che ci siano cancellazioni e ritardi anche al di fuori di queste ore, colpendo anche chi utilizza i treni Italo.
Anche i lavoratori dei trasporti locali si uniranno allo sciopero dalle 9 alle 13, il che porterà a ritardi e cancellazioni nel servizio di trasporto pubblico locale e ferroviario. Trenord, ad esempio, parteciperà all’agitazione, evidenziando che i servizi regionali, suburbani, aeroportuali e di lunga percorrenza potrebbero subire ripercussioni. I treni in partenza prima delle 9 e in arrivo entro le 10 continueranno a circolare normalmente.
Le città di Torino e Napoli non saranno esenti da questi disagi. A Torino, la società di trasporti Gtt garantirà fasce di servizio dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15 per il servizio urbano-suburbano e metropolitano, mentre per il servizio extraurbano le fasce garantite saranno dalle 8 alle 14.30. Le corse in partenza prima dell’inizio dello sciopero saranno completate.
A Napoli, la società Anm parteciperà allo sciopero con orario dalle 9 alle 13. Le interruzioni del servizio seguiranno delle modalità specifiche: per le linee di superficie come tram e bus, le ultime partenze saranno 30 minuti prima e il servizio riprenderà 30 minuti dopo la fine dello sciopero. Per le funicolari, l’ultima corsa sarà alle 09.20 e riprenderà alle 13.20. L’impianto di Chiaia rimarrà chiuso, con il servizio sostitutivo che rispetterà le fasce di garanzia per i bus.
