22 Settembre 2024

Don Francesco: Il Prete Calciatore nella Terra di Peppone e Don Camillo

don Francesco Ametta

Don Francesco Ametta, 29 anni, è il vice parroco di San Martino in Rio, un paese dell’Emilia che evoca la famosa coppia Peppone e don Camillo. Oltre ai suoi doveri religiosi, è anche un calciatore attivo nella Promozione, la serie A dei dilettanti, dove gioca per la Sammartinese. Recentemente, ha segnato il suo primo gol in Coppa Italia, dimostrando il suo talento calcistico con una corsa elegante e un tiro potente. Proveniente da una famiglia sportiva, il suo gemello Gabriele ha fatto parte delle giovanili della Reggiana, una squadra ora in serie B.

Don Francesco non è solo un atleta, ma anche un padre spirituale per i suoi compagni di squadra. Durante una recente intervista, ha condiviso come affronta le bestemmie che sente in campo, ringraziando i ragazzi per il rispetto mostrato nei suoi confronti. Essendo il prete della comunità, si è guadagnato la considerazione anche degli avversari, che spesso lo citano come esempio di integrità.

La diocesi di Reggio Emilia-Guastalla ha approvato la sua attività sportiva, vista come un’opportunità di incontro e socializzazione. Don Francesco ha spiegato che il calcio rappresenta una grande metafora della vita: affrontare le difficoltà insieme, come in uno spogliatoio. La sua missione pastorale si estende quindi anche al campo da gioco, dove cerca di creare relazioni positive e di instillare valori cristiani.

La sua vocazione è stata ispirata in gioventù, quando, sotto la guida di don Gigi Lodesani, ha avvertito una “convocazione speciale” da parte di Dio. Dopo un periodo di riflessione, ha deciso di entrare in seminario, rinunciando al calcio per sette anni. Ordinato nel 2022, a San Martino ha riavviato la sua passione calcistica chiedendo di allenarsi con la squadra. Con l’approvazione dei suoi superiori, è stato tesserato e ha potuto tornare a giocare, mantenendo sempre una certa normalità nel suo approccio al campo, indossando tutine da allenamento anziché il collare.

Questa sintesi di vita e fede rende don Francesco una figura unica nel panorama sportivo e religioso, rappresentando un legame tra spiritualità e passione calcistica.

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