Don Francesco Ametta, 29 anni, è un sacerdote che si destreggia tra la sua vocazione religiosa e la passione per il calcio nella squadra locale, la Sammartinese. Viceparroco di San Martino in Rio, nel Reggiano, ha recentemente fatto notizia per aver segnato un gol durante un match di Coppa Italia Promozione, nonostante la sconfitta della sua squadra per 3-2. Questo evento ha rappresentato un’emozione particolare per il giovane prelato, che ha sempre praticato il calcio a buon livello fin da giovane.
A 19 anni, Don Francesco ha scelto di entrare in seminario, rinunciando al calcio agonistico, anche se durante gli anni da seminarista ha partecipato a qualche torneo. Ordinato sacerdote nel 2022, ha iniziato la sua missione a San Martino in Rio. Solo nel novembre scorso ha chiesto di allenarsi con la Sammartinese, inizialmente per mantenerci in forma, ma quest’anno è stato tesserato, trovando nuovamente spazio per il calcio nella sua vita.
Mercoledì ha sorpreso tutti partecipando attivamente alla partita, giocando per 90 minuti e segnando un gol, il primo da sacerdote. Questo ha suscitato curiosità, dato che nella storia delle gare ufficiali della FIGC è raro trovare un sacerdote calciatore, se non per un caso risalente agli anni ’60 con un prete spagnolo in Sudamerica.
Don Francesco sottolinea che la Messa rimane il punto centrale della sua domenica, ma se può, gioca a calcio. Ha riscontrato un ambiente rispettoso nel mondo del calcio, nonostante spesso si sentano espressioni blasfeme. Lui stesso affronta queste situazioni richiamando le persone al rispetto e considera il calcio una forma di missione pastorale, un luogo di incontro in cui le difficoltà devono essere affrontate come comunità.
In chiusura, esprime il desiderio di incontrare Lele Adani, famoso ex calciatore, per coinvolgerlo con i giovani della sua parrocchia, sperando che un incontro possa avvenire. La storia di don Francesco Ametta è un esempio di come la fede e la passione sportiva possano coesistere e arricchire reciprocamente anziché contraddirsi.