Una donna di 36 anni, Simonetta Cella, ha ucciso a coltellate il suo ex marito, Gianluca Monaco, di 43 anni, nel cortile del palazzo dove entrambi abitavano. L’omicidio è avvenuto la scorsa sera a Nettuno, una località sul litorale a sud di Roma. Simonetta ha poi confessato il delitto e si è costituita dai carabinieri, consegnando l’arma con cui ha commesso l’atto.
I due ex coniugi avevano in passato affrontato problemi legati alla tossicodipendenza e gestivano insieme un bar ad Anzio. La loro relazione era complessa e segnata da frequenti litigi, in particolare riguardo alla custodia della loro figlia di sette anni. La separazione tra Simonetta e Gianluca sembra aver aggravato le tensioni tra di loro, portando a scontri sempre più accesi.
Le forze dell’ordine sono intervenute subito dopo il tragico evento, e la confessione della donna ha facilitato le indagini. L’omicidio ha suscitato un grande impatto nell’opinione pubblica, evidenziando le problematiche legate ai conflitti familiari e alla violenza domestica.
Secondo quanto riportato, Simonetta e Gianluca avevano una storia difficile, influenzata dalla loro situazione personale e dai problemi di dipendenza. Gli amici e i conoscenti hanno espresso shock per l’accaduto, sottolineando come la coppia avesse cercato di mantenere una certa normalità nonostante le difficoltà .
La figlia di sette anni, che ora si trova coinvolta in questa drammatica situazione, è stata al centro delle dispute legali tra i genitori. La custodia della bambina era un tema delicato e fonte di conflitto, rendendo la situazione ancora più tesa. La comunità sta cercando di capire come un evento così violento possa essere accaduto in mezzo a loro.
Al momento, Simonetta è sotto custodia delle autorità locali, e le indagini continuano per stabilire con precisione le dinamiche dell’omicidio. La vicenda ha riaperto il dibattito sulla violenza domestica e sull’importanza di affrontare le problematiche relazionali e le tossicodipendenze prima che si arrivi a tragedie come questa.