Samuele Nunzio Calamucci, l'”hacker” della società di investigazioni ‘Equalize’, si trovava ai domiciliari nell’inchiesta di Milano sui presunti dossieraggi. In una conversazione con l’ex superpoliziotto Carmine Gallo, anch’egli agli arresti domiciliari, nel ottobre 2022, Calamucci ha rivelato di aver inviato e-mail a venti destinatari, oltre a tre altre mail, inclusa una indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Calamucci ha sottolineato che l’account utilizzato era intestato a Mattarella e i carabinieri del nucleo investigativo di Varese hanno ricostruito che l’azione non è stata causata da lettere anonime, ma da e-mail inviate da Calamucci stesso. Fingendosi un dipendente anonimo, egli ha denunciato irregolarità all’organismo di vigilanza, che erano già menzionate nelle lettere anonime.
Calamucci ha anche inviato e-mail alla presidenza della Repubblica, minacciando di denunciare tutti. Tuttavia, gli investigatori hanno chiarito che non ci sarebbe stata una violazione dell’account e-mail del Capo dello Stato, contrariamente a quanto emerso in precedenti indagini. In realtà, Calamucci ha utilizzato in modo “indebito” un indirizzo a lui intestato per esercitare pressione sull’amministratore delegato di Linea Verde, obiettivo del gruppo di via Pattari che stava cercando di destabilizzare.
Nella richiesta di misure cautelari, si era ipotizzato che i tecnici informatici avessero abusato o clonato l’account di Mattarella, ma gli investigatori hanno precisato che non era il caso. Infatti, le mail utilizzate da Calamucci per minacciare e esercitare pressione provenivano da un uso improprio di un indirizzo specifico, piuttosto che da una violazione diretta delle comunicazioni del presidente. L’inchiesta continua a fare luce su queste attività e le circostanze in cui si sono sviluppate, evidenziando le modalità con cui Calamucci e il suo gruppo hanno tentato di orchestrare un’operazione finalizzata a mettere in discussione la stabilità dell’amministratore delegato della società in questione.