La contesa tra cognati avviene a Casoria, nel Napoletano, e inizia per motivi legati alla proprietà di alcune damigiane di vino. L’evento, che inizia come una lite verbale, si trasforma rapidamente in un’aggressione fisica violenta, culminando in coltellate e colpi di spranga. I protagonisti della vicenda, tutti incensurati, sono due coppie di cognati e la sorella di due di loro, con età che vanno dai 56 ai 66 anni per gli uomini e 58 anni per la donna.
La lite scoppia poco prima della cena, quando emerge il disaccordo riguardo ai fiaschi di vino. Nonostante i tentativi di risolvere la controversia, la situazione degenera, e i partecipanti iniziano a picchiarsi. I carabinieri sono allertati poco prima di arrivare sul luogo dell’incidente. Durante il diverbio, il 61enne afferra un coltello e infligge due fendenti al fianco del cognato di 56 anni. Nel frattempo, il cognato di 66 anni utilizza una spranga di ferro per colpire alla testa il 65enne. La donna presente viene ferita, riportando una frattura al braccio.
Le ferite riportate dagli aggrediti sono significative: i due uomini feriti dovranno affrontare periodi di recupero di 30 e 10 giorni. A seguito della violenza, le armi utilizzate per l’aggressione sono state sequestrate e i due cognati che hanno compiuto gli atti violenti sono stati arrestati. Gli indagati dovranno rispondere dell’accusa di tentato omicidio. La situazione prende una piega drammatica, trasformando un conflitto familiare in un episodio di violenza grave che culmina con l’intervento delle forze dell’ordine e l’arresto dei responsabili. Questo evento mette in evidenza come, a volte, le controversie più banali possano degenerare in situazioni estremamente pericolose e violente, coinvolgendo non solo gli interessati ma anche altri membri della famiglia. La comunità locale rimane shockata dai fatti accaduti, sottolineando l’importanza di risolvere le controversie pacificamente per evitare conseguenze devastanti.