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mercoledì, 4 Dicembre, 2024
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Due ex ‘Farfalle’ denunciano abusi e richiedono la revisione del processo

Non è mai troppo tardi per riconoscere un’ingiustizia e riparare, specialmente quando è evidente. Anna Basta e Nina Corradini, ex atlete della nazionale di ginnastica ritmica, hanno denunciato abusi subiti durante la loro carriera nelle “Farfalle di Desio”. Recentemente, tramite i loro legali, hanno chiesto alla Procura Generale del Coni di annullare la sentenza che ha inflitto solo un’ammonizione all’allenatrice Emanuela Maccarani per aver usato espressioni inadeguate. La difesa delle atlete ha citato 350 pagine di atti giudiziari che evidenzierebbero connivenze tra la procura sportiva, l’allenatrice e i vertici della Federginnastica.

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha commentato la richiesta di riapertura del processo, sottolineando che c’è una volontà di fare giustizia sportiva. Le indagini hanno coinvolto anche diversi esponenti federali, tra cui Gherardo Tecchi e Michele Rossetti, accusati di mancanza di imparzialità. Questo è stato fatto in un contesto di crescente attenzione su violenze e abusi nello sport, come emerso da un’indagine condotta da Nielsen.

Anna e Nina, supportate dall’Associazione ChangeTheGame, hanno lanciato un appello per una revisione delle indagini, sottolineando che il sistema sportivo ha spesso negato le loro denunce, etichettandole come vittimizzazione. Durante una conferenza, è stato affermato che è fondamentale consentire indagini corrette, disconoscendo quelle influenzate da pregiudizi.

Le ex ginnaste hanno descritto questi due anni come un mix di emozioni, evidenziando quanto sia difficile continuare a combattere per giustizia in un sistema che ignora le esperienze di molte atlete. Anna ha sottolineato l’importanza di porre attenzione sulle voci delle atlete piuttosto che sulle classifiche.

Nina ha aggiunto che il loro impegno non nasce da invidia, ma dalla responsabilità di garantire che simili abusi non accadano più. La loro lotta è un’invocazione per un ritorno a un contesto sportivo sano e gioioso, dove i sogni delle atlete possano prosperare senza paura. La conferenza si è tenuta in coincidenza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sottolineando l’urgenza della loro causa.

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