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venerdì, 10 Gennaio, 2025
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Due pazienti paraplegici riacquistano la mobilità grazie allo stimolatore midollare: ‘È un momento storico’

Due pazienti con lesione traumatica del midollo spinale hanno ricominciato a camminare grazie all’impianto di un neurostimolatore midollare, frutto del lavoro congiunto di un team di medici e ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, dell’Università Vita-Salute San Raffaele (UniSR) e bioingegneri della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Lo studio, pubblicato su “Science Translational Medicine”, ha evidenziato che un protocollo innovativo di stimolazione elettrica epidurale ad alta frequenza riduce significativamente la spasticità muscolare e migliora le capacità motorie. I pazienti coinvolti presentavano lesioni incomplete del midollo spinale e, attraverso un intervento che ha impiantato un neurostimolatore, hanno riacquistato funzioni motorie. La stimolazione ad alta frequenza ha portato a miglioramenti nella forza muscolare, nella deambulazione e nel controllo motorio, riducendo riflessi patologici e contrazioni muscolari involontarie.

La spasticità muscolare, che affligge circa il 70% dei pazienti con lesioni spinali, è causata da una comunicazione interrotta tra il cervello e il midollo spinale, portando a rigidità e spasmi. I protocolli attuali utilizzano stimolazioni a bassa frequenza, ma risultano poco efficaci nei casi di spasmi muscolari. I pazienti nello studio hanno partecipato a un programma di riabilitazione intensivo, che ha combinato la stimolazione sia a bassa che ad alta frequenza con esercizi motori. La stimolazione ad alta frequenza risulta sicura e in grado di limitare l’iperreattività dei circuiti spinali, che normalmente è regolata dal cervello tramite messaggi inibitori.

Il protocollo di stimolazione spinale dimostra le potenzialità della neuroingegneria nella neuroriabilitazione e segna un importante passo avanti nel trattamento delle disabilità motorie. Ad oggi, otto pazienti hanno ricevuto questo tipo di trattamento, che rappresenta un’opzione chirurgica sicura ed efficace. I vantaggi includono una riduzione degli effetti collaterali associati alle terapie farmacologiche e chirurgiche esistenti. I prossimi sviluppi prevedono ulteriori studi clinici su un maggior numero di pazienti e l’estensione delle indicazioni a diverse condizioni cliniche. Questo segna l’inizio di una nuova era per la neuroriabilitazione, con la speranza di migliorare la qualità della vita delle persone affette da disabilità motorie.

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