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mercoledì, 4 Dicembre, 2024
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Due Ricorrenze per il Toro: Una Necessità di Rinnovamento

Domani il Torino Calcio celebra 118 anni di storia, mentre Urbano Cairo diventa il presidente più longevo del club. Queste ricorrenze si sovrappongono a un periodo critico per la società, attualmente al suo punto più basso in termini di gradimento. La squadra ha accumulato otto sconfitte nelle ultime dieci partite, compresa l’eliminazione dalla Coppa Italia con la sconfitta contro l’Empoli. Questa situazione allarma, poiché i dati statistici suggeriscono un possibile scivolamento verso la retrocessione in Serie B.

Cairo, nei suoi primi anni di presidenza, aveva il sostegno dei tifosi e cambiava frequentemente direttori sportivi e allenatori. Ora, però, sembra riluttante a esonerare il tecnico Paolo Vanoli, nonostante le prestazioni deludenti della squadra. Vanoli, strappato al Venezia con una penale, si trova a gestire una rosa che appare più debole e disorganica rispetto a quella dell’anno scorso, quando con Ivan Juric si era sfiorato l’accesso alla Conference League. Visto il contesto attuale, Cairo non vuole apportare ulteriori sconquassi decidendo di mantenere Vanoli almeno fino alle prossime gare contro Genoa ed Empoli.

L’obiettivo della società è cercare di ottenere punti per risollevare la classifica, con la speranza di rinforzare la squadra durante il mercato di gennaio. Tuttavia, nonostante gli sforzi di Vanoli per preparare una formazione competitiva, i giocatori mostrano gravi difficoltà in campo. Un esempio emblematico è Coco, che ha sprecato un’occasione davanti alla porta del Napoli in modo imbarazzante. Queste scene negative si sommano a prestazioni insufficienti da parte di giocatori che, paradossalmente, vengono convocati dalle nazionali ma evidenziano mediocrità con la maglia granata.

La situazione porta a interrogativi sulla reale responsabilità di Vanoli, il quale sembra fare del suo meglio. Nel frattempo, i tifosi nutrono la speranza che Cairo possa cedere il club a una proprietà più solida e capace. La richiesta è chiara: un restauro di dignità e orgoglio per il Torino, valori spesso omessi negli ultimi anni. Per ora, i risultati sportivi potrebbero dover attendere.

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