Sette ricercatori dell’IRCCS San Raffaele sono stati inclusi dalla Stanford University nella classifica mondiale degli scienziati più influenti, che riconosce coloro che mostrano ai livelli più elevati di produttività scientifica tra circa 9 milioni di ricercatori analizzati. I sette scienziati che si distinguono in questa classifica sono: il prof. Paolo Maria Rossini, il prof. Stefano Bonassi, il prof. Giuseppe Rosano, il prof. Fabrizio Stocchi, il prof. Enrico Garaci, il prof. Ennio Tasciotti e il prof. Massimo Volpe. Ognuno di loro ricopre ruoli importanti all’interno dell’IRCCS San Raffaele, contribuendo in vari ambiti, dalle neuroscienze alla cardiologia.
Il rapporto, pubblicato su PLOS Biology, è considerato il più affidabile nel campo della ricerca bibliometrica, che analizza la quantità, qualità e diffusione delle pubblicazioni scientifiche attraverso metodi matematici e statistici. Questo studio è redatto annualmente dalla Stanford University in collaborazione con Elsevier e Scopus, il più grande archivio di abstract e citazioni al mondo.
Nell’analisi, sono emerse due classifiche: una che considera l’intera carriera dei ricercatori (dal 1996 al 2023) e un’altra che valuta l’impatto della ricerca nell’ultimo anno, usando le citazioni ricevute nel 2023. Per ogni ricercatore, si valutano le citazioni e l’h-index, un indice che misura la prolificità e l’impatto scientifico basato su pubblicazioni e citazioni. Inoltre, vengono assegnati c-score, indicatori della rilevanza dell’autore, che considerano anche la co-paternità e il ruolo (primo, ultimo, ecc.) nelle pubblicazioni.
Il ranking copre diverse aree scientifiche, dall’acustica alla zoologia, utilizzando tecniche statistiche avanzate e machine learning per ottenere risultati comparabili tra le varie discipline. L’analisi ha portato a identificare 210.199 scienziati di spicco, che rappresentano il 2% della popolazione totale di professori e ricercatori nel mondo. Questa accolita di ricercatori eccellenti dall’IRCCS San Raffaele non solo evidenzia il loro contributo alla scienza, ma anche l’importanza della ricerca condotta in Italia a livello globale.
