29 Settembre 2024

Ecco perché il Governo deve intervenire per sostenerli

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I giornali in Italia stanno attraversando una crisi significativa, con vendite in calo e un crescente numero di lettori che si orientano verso fonti online. Dalle oltre 5 milioni di copie vendute nel 2004, le vendite sono scese a poco più di 1 milione nel 2024. Nonostante ciò, il numero totale di lettori è diminuito di meno, suggerendo che la gente legge ancora, ma acquista meno. Nel 2024, si stimano circa 20 milioni di lettori di giornali e telegiornali, affiancati da 37 milioni di utenti internet e grandi numeri di frequenze sui social network, che diventano così uno spazio controverso per l’informazione.

Il governo italiano è sollecitato a introdurre una legge di aiuto per il settore, simile a quelle degli anni ’80, per sostenere la stampa tradizionale, cartacea e digitale. La proposta include misure per far pagare le tasse ai giganti del web, un’idea sostenuta da figure politiche, come Maurizio Gasparri, per reperire le risorse necessarie. La differenza tra l’informazione prodotta dai tradizionali giornali e quella trovata sui social network è cruciale: mentre i primi si basano su una tradizione e una credibilità consolidate, i secondi offrono un’informazione disomogenea e spesso inaccurata.

Nonostante il declino della qualità del giornalismo, che ha vissuto momenti ideologici e distorsioni, i giornali restano una fonte di orientamento essenziale per la classe dirigente. La scarsità di giornali di qualità metterebbe a rischio la formazione di una leadership informata e consapevole, essenziale per la società italiana. Se i giornali svaniscono, ci si domanda dove troveranno le notizie le piattaforme online, finendo per ridurre la qualità dell’informazione disponibile.

In sintesi, l’assenza di un sostegno adeguato da parte dello Stato potrebbe portare a un panorama informativo desolante, caratterizzato da disinformazione e un ulteriore impoverimento del dibattito pubblico. È fondamentale per il futuro del paese garantire che i giornali sopravvivano, poiché un’informazione di qualità è essenziale per la democrazia e il benessere sociale. Il governo deve essere consapevole che un’Italia senza giornali sarebbe un’Italia in balia di una confusione generale, dove l’assenza di contenuti affidabili rappresenterebbe una minaccia per tutti.

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