23 Settembre 2024

Ecco Perché Quasi un Italiano su Due Ha Sospeso le Vacanze Questa Estate

vacanze ansa compressed

A causa dei rincari e di altre problematiche economiche, il 45% degli italiani, pari a circa 27 milioni di persone, ha deciso di rinunciare alle vacanze estive nel 2024. Questa stima proviene dal Codacons, un’associazione che ha evidenziato un aumento preoccupante della percentuale di cittadini che resta a casa in estate: nel 2019 il 39% degli italiani non partiva per le vacanze, mentre oggi la percentuale è salita al 45%. Questo significa che, rispetto al periodo pre-Covid, ci sono 3,6 milioni di italiani in più che non si concedono una villeggiatura.

Una delle motivazioni principali di questo trend negativo è il caro-prezzi che ha colpito il settore turistico. Infatti, oltre la metà di coloro che hanno scelto di non partire (il 55%) giustifica la propria decisione con la difficoltà di affrontare le spese legate a una vacanza. Risulta pertanto evidente che, anche mantenendo invariato il numero di notti trascorse fuori casa e dei beni e servizi acquistati, la spesa media pro capite delle persone in vacanza è aumentata del 26,3% in cinque anni, passando da 950 euro nel 2019 a circa 1.200 euro nel 2024.

I rincari si sono fatti sentire in modo significativo nel comparto turistico nel 2024. I pacchetti per le vacanze nazionali hanno registrato aumenti notevoli, con un incremento annuo del 20,5% a giugno, del 29,9% a luglio e addirittura del 37,4% ad agosto. Anche le tariffe dei campeggi e dei villaggi vacanze sono aumentate, passando dal 6% di rincaro a giugno al 12,9% ad agosto. I prezzi degli stabilimenti balneari e delle piscine sono cresciuti di oltre il 13% sia a luglio che ad agosto, mentre i costi per cenare nei ristoranti sono aumentati mediamente del 3,3% rispetto all’estate scorsa. Inoltre, soggiornare in strutture ricettive diverse dagli hotel (come bed and breakfast e case vacanza) è costato il 7,2% in più rispetto all’estate del 2023. I rincari si sono registrati anche per i biglietti dei treni, con un aumento dell’9,3% a giugno, dell’8,1% a luglio e del 6,1% ad agosto.

Questa situazione ha portato molti italiani a optare per vacanze più contenute, se non nulle, contribuendo così a un’estate considerata “povera” da quasi la metà della popolazione. Le difficoltà economiche, abbinate a una marcata inflazione, rendono sempre più difficile per molte famiglie permettersi anche semplici viaggi o soggiorni, evidenziando un cambiamento significativo nelle abitudini di consumo e nelle priorità degli italiani. In sostanza, il 2024 si distinguerebbe come un anno di austerità per le vacanze estive, un fenomeno che merita attenzione e analisi da parte di esperti e istituzioni.

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *