“Estate torrida. Dopo i rincari stratosferici di giugno e luglio, anche ad agosto si registra un’estate costosa per chi è andato in vacanza. Un’impennata dei prezzi che segna ai Servizi ricettivi e di ristorazione il salto più elevato tra le categorie di spesa, +4,4% su agosto 2023, in risalita rispetto al decremento elevato di luglio, pari al 4,3%”. Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, dopo i dati provvisori di agosto resi noti dall’Istat.
“Significa che, solo per affrontare i rincari di alberghi e ristoranti, una coppia con due figli ha speso 108 euro in più su base annua. Per una coppia con 1 figlio il costo è di 97 euro in più, per una famiglia media l’esborso supplementare è di 71 euro. Insomma, si approfitta della voglia di ferie degli italiani per speculare”, prosegue Dona.
“Ma la cosa più grave è che i prodotti alimentari e le bevande analcoliche, che su base tendenziale stavano scendendo senza interruzione da marzo 2023, con un’unica pausa tra novembre e dicembre 2023 quando l’inflazione era rimasta stabile a +5,9%, hanno ripreso a salire, da +0,9% di luglio a +1,1%. Un rincaro che colpisce anche chi le vacanze non se le può nemmeno permettere”, continua Dona.
“Per una coppia con due figli, l’inflazione tendenziale pari all’1,1% significa un aumento del costo della vita complessivamente pari a 221 euro su base annua, ma 88 euro in più se ne vanno solo per mangiare e bere. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 203 euro, 80 euro per cibo e bevande”, conclude Dona.