La Georgia ha battuto il suo record di voti anticipati per le elezioni statunitensi, registrando 252.000 elettori nonostante i postumi dell’uragano Helene. Il precedente primato per il primo giorno di votazioni anticipate era di 136.000 voti nel 2020. La Georgia è uno stato chiave in queste elezioni, con l’ex presidente Donald Trump che cerca di riconquistarlo dopo aver perso contro Joe Biden con un margine ristretto quattro anni fa, tentativo che ha portato a un procedimento legale contro di lui.
Le regole per l’elezione del presidente degli Stati Uniti si trovano nell’articolo 2 della Costituzione americana e stabiliscono che possono candidarsi coloro che hanno almeno 35 anni, sono nati negli Stati Uniti e risiedono nel paese da almeno 14 anni. La prima fase del processo elettorale è rappresentata dalle primarie, ma un candidato indipendente può partecipare anche senza questa fase preliminare.
Le elezioni americane del 2024 si svolgeranno con un sistema di elezione indiretta, tramite un meccanismo chiamato “Grandi Elettori”. Gli elettori, nel giorno delle elezioni (5 novembre di quest’anno), voteranno per i Grandi Elettori, i quali successivamente eleggeranno il presidente e il vicepresidente nel mese successivo. Sono 538 i Grandi Elettori che compongono il Collegio Elettorale degli Stati Uniti, e per vincere la Casa Bianca un candidato deve ottenere il voto di almeno 270 di essi.
Il numero dei Grandi Elettori è calcolato sommando il numero dei senatori (100, due per stato) e dei deputati (435, proporzionalmente alla popolazione), più tre delegati del Distretto di Columbia, dove si trova Washington D.C. In generale, vige la regola della “vittoria totale”, per cui il candidato che ottiene la maggioranza dei voti in uno stato riceve tutti i Grandi Elettori di quello stato. I Grandi Elettori votano in segreto e, sebbene teoricamente possano esprimere il voto per chiunque, di solito seguono le indicazioni del candidato che li ha designati. Diversamente, gli elettori che votano in modo diverso sono definiti “elettori infedeli”. In caso di parità tra i Grandi Elettori, la decisione finale spetta al Congresso degli Stati Uniti.