I partiti sono in una fase di incertezza e nervosismo in vista delle prossime elezioni regionali, che si svolgeranno in Liguria il 27-28 ottobre e nelle regioni Umbria ed Emilia Romagna il 17-18 novembre. Le preoccupazioni aumentano a causa di sondaggi sfavorevoli e di divisioni inattese all’interno delle coalizioni. Matteo Renzi ha evidenziato che il suo partito fa opposizione contro Giorgia Meloni, mentre il Movimento 5 Stelle si oppone a Elly Schlein. Intanto, il portavoce dei Verdi, Bonelli, ha espresso la necessità di una spiegazione dopo le elezioni, suggerendo una certa tensione tra gli alleati.
Il “Patto della birra”, un accordo fra vari partiti siglato durante la festa nazionale di Avs, sembra già in crisi, con il sogno di una grande coalizione che potrebbe svanire in una campagna elettorale più caotica che efficace. Le preoccupazioni aumentano tra le file della Sinistra riguardo a un possibile insuccesso nelle Regionali. Tuttavia, potrebbero esserci opportunità di rimediare alla situazione attuale, che è in continua evoluzione.
In Liguria, la situazione è incerta. Due sondaggi su tre indicano che l’ex sindaco Bucci è leggermente in vantaggio rispetto all’ex ministro Orlando del Pd, con un margine di uno a tre punti. La competizione si sta polarizzando tra i due maggiori candidati, mentre i partiti minori sembrano perdere terreno, attestandosi complessivamente al 5,5%. Secondo l’ultimo sondaggio di Nando Pagnoncelli, il Pd è al 24%, Fratelli d’Italia al 20%, Forza Italia al 9%, il M5S al 7,8% e la Lega al 7%, con le coalizioni che si attestano al 47,8%.
In Umbria, la coalizione di sinistra è consapevole delle difficoltà, mentre Francesco De Rebotti, ex sindaco di Narni, ha deciso di sostenere Stefania Proietti, sindaca di Assisi, con l’appoggio di sette liste. Proietti punta a mobilitare il voto cattolico. Anche qui, la mancanza di certezze nei sondaggi crea ansia.
D’altra parte, in Emilia Romagna, il centrosinistra si mostra fiducioso. I sondaggi suggeriscono una vittoria certa, con Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, candidato alla presidenza. Il suo approccio pragmatico nella gestione delle emergenze, come le alluvioni, è stato accolto favorevolmente, anche dai Cinque Stelle.