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domenica, 22 Dicembre, 2024
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Emanuela Orlandi: I Misteri si Intensificano

Tre misteri emergono dal caso Orlandi. Primo, perché Pietro Orlandi continua a pretendere che le prove sulla sepoltura di Emanuela nel cimitero teutonico del Vaticano e sulla “pista inglese” vengano considerate valide, nonostante siano state dimostrate come falsificate? Secondo, perché attacca chi ha smascherato questi falsi e chi lo riporta sui media e social? Terzo, Orlandi afferma che “nessuno è al di sopra di ogni sospetto”, inclusa la figura del Papa, e richiede indagini su alti prelati del Vaticano, senza però fornire nomi concreti né ai magistrati né alla Commissione durante le audizioni.

Sebbene non si possa accusare di pedofilia chi ha rapporti con una persona di almeno 14 anni, in questo caso Emanuela aveva 15 anni. Tuttavia, se gli atti fossero stati commessi da alti prelati, sarebbero moralmente riprovevoli. Le prove presentate da Pietro, comprese le conversazioni WhatsApp, sono state smentite. I magistrati, sia italiani che vaticani, non hanno presentato accuse contro gli autori dei messaggi. Inoltre, nessuno sa quale sia la fonte di questi suggerimenti controversi.

La perizia grafologica di Sara Cordella ha dimostrato che le firme di lettere attribuite a monsignor Poletti e all’arcivescovo di Canterbury sono falsificate, mentre la fotocopia di una mano con un gioiello di Emanuela è stata identificata come un falso. Pietro Orlandi ha risposto con indignazione, accettando come attacco le affermazioni di falsità riguardo alle sue prove. Cordella ha mantenuto una posizione di rispetto nei suoi confronti, sottolineando che nessun esperto ha contestato la propria analisi.

Il dibattito si intensifica, e il direttore di un settimanale ha suggerito che la Commissione d’inchiesta sta seguendo nuovi filoni, svincolandosi dagli intrighi vaticani e indagando sulle relazioni familiari. Pietro ha contestato questa direzione, accusando il direttore di mancanza di rispetto e chiedendo scuse per il tono offensivo verso la sua famiglia. Ha richiesto maggiore considerazione per una questione così grave.

Infine, un’intervista ha rivelato che Pietro potrebbe non aver colto la proposta del “rasoio di Occam”, suggerendo che talvolta la soluzione più semplice è quella corretta.

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