Il bilancio dell’ondata di maltempo che ha colpito Bologna e le zone limitrofe è drammatico, con oltre 175 millimetri di pioggia caduti in sole 48 ore. La città è stata investita da un’enorme quantità d’acqua, rendendo le strade simili a torrenti. Il maltempo ha causato also la morte di un giovane di 20 anni, la cui auto è stata travolta dalla piena del torrente Zena a Pianoro. La presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, ha sottolineato l’importanza di interventi d’emergenza, mobilitando supporto per i comuni colpiti.
Le evacuazioni hanno coinvolto oltre 3500 persone, comprese quelle da comuni limitrofi come Budrio e Castelmaggiore. Circa 15.000 utenze hanno subito blackout elettrici, e nonostante il lavoro intensivo da parte dei tecnici, rimasero disalimentate circa 4.000 utenze. Sono stati impiegati 350 volontari della Protezione Civile dell’Emilia-Romagna, con l’assistenza di colonne mobili da altre regioni. Nella città di Bologna, l’attività scolastica è stata sospesa per garantire la sicurezza delle strutture.
Resta attiva l’allerta rossa fino alla mezzanotte, con quindici fiumi che hanno superato la soglia critica, alcuni con livelli mai visti. Interventi da parte dei vigili del fuoco sono stati numerosi, con oltre 600 operazioni in tutta la regione. Gli allagamenti hanno interessato anche altri comuni come Anzola e Imola. Situazioni critiche si sono verificate a Cadelbosco di Sotto, dove una rottura del Canale Tassone ha reso necessarie operazioni di assistenza ai cittadini.
La situazione non è limitata solo all’Emilia-Romagna; la Sicilia ha affrontato gravi danni a causa dello straripamento del fiume Salso, che ha distrutto i raccolti nella zona di Licata, mentre l’aeroporto di Palermo ha riaperto dopo allagamenti. Anche in Calabria persiste l’allerta, con la chiusura delle scuole a Catanzaro. L’emergenza maltempo mostra la vulnerabilità del territorio, richiedendo sforzi coordinati per limitare i danni e garantire la sicurezza della popolazione.
