Oggi, lunedì 18 novembre, Enel ha presentato il Piano Strategico di Gruppo per il periodo 2025-2027. Il piano di dismissioni è stato completato con successo, consentendo al Gruppo di rifocalizzarsi sui core business e sugli investimenti più redditizi, riducendo l’indebitamento e creando le basi per una crescita sostenibile. L’elettricità giocherà un ruolo cruciale nella transizione energetica, con un incremento dei consumi dovuto all’elettrificazione e alla crescente domanda di rinnovabili. Le reti di distribuzione necessiteranno investimenti per gestire la capacità delle fonti rinnovabili e garantire resilienza agli eventi climatici estremi.
Il Piano Strategico si basa su tre pilastri: redditibilità, flessibilità e resilienza; efficienza ed efficacia; sostenibilità finanziaria e ambientale. Tra il 2025 e il 2027, il Gruppo prevede investimenti totali lordi di circa 43 miliardi di euro, principalmente in Europa (75%) e in America Latina e Nord America (25%). Gli investimenti nelle reti ammontano a circa 26 miliardi di euro, con il 78% allocato in Italia e Spagna.
Il Piano prevede un incremento degli investimenti per rendere le reti elettriche più digitalizzate e resilienti. Per quanto riguarda il Business Integrato, sono previsti oltre 16 miliardi di euro, con focus sulle rinnovabili, dove si pianifica di aumentare la capacità installata di circa 12 GW, puntando su eolico e soluzioni programmabili. Si stima che la produzione di energia rinnovabile aumenterà oltre il 15% nel periodo del Piano.
L’EBITDA ordinario cumulato nel periodo dovrebbe superare i 70 miliardi di euro, con una significativa parte proveniente da attività regolamentate. Il Gruppo stima di ottenere efficienze per circa 1,5 miliardi di euro rispetto al 2022. In tema di sostenibilità finanziaria, l’obiettivo è un rapporto Indebitamento Finanziario Netto/EBITDA di circa 2,4x per fine 2024, prevedendo una riduzione dei costi dell’indebitamento lordo fino al 3,9% entro il 2027.
Infine, Enel si impegna a ridurre le emissioni di gas serra, pianificando la chiusura di tutti gli impianti a carbone entro il 2027, e punta a raggiungere zero emissioni entro il 2040. La politica dei dividendi è stata rivista, prevedendo un nuovo DPS fisso minimo di 0,46 euro per azione.