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giovedì, 21 Novembre, 2024
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Eni sotto accusa: anche Jacobs nel mirino

Nuove scoperte emergono dall’inchiesta sulla “Centrale dei dossier”, un’agenzia di hacker specializzata nel furto di dati riservati su persone e aziende. Questi dati vengono successivamente venduti a committenti o immessi in un vasto mercato nero. La Procura di Milano sta conducendo indagini approfondite sulle cyberspie, rivelando quotidianamente nuovi casi di spionaggio e furto di dati. Sono state coinvolte figure di rilievo, tra cui esponenti dello Stato, imprenditori, politici, giornalisti e artisti, nonché privati cittadini e grandi imprese come Eni e Luxottica. Tra le circa 800.000 persone spiati figura anche Marcell Jacobs, il famoso sprinter olimpico, che sarebbe stato oggetto di spionaggio insieme al suo staff dopo i successi alle Olimpiadi di Tokyo.

L’inchiesta sta per ora ampliando il proprio raggio d’azione, rivelando contatti con agenti dei servizi segreti israeliani e altri organismi stranieri. La Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Milano ha dichiarato che la centrale di dossieraggio operava con una sorta di supporto istituzionale inconsapevole, grazie alla società investigativa Equalize, centro nevralgico dell’indagine. Equalize possedeva la piattaforma Beyond, attraverso la quale gli hacker erano in grado di recuperare dati in modo illegale, confezionando risultati che apparivano legali.

L’indagine ha coinvolto fino a ora sei aziende e circa 60 persone, con un software malevolo noto come Trojan utilizzato dagli spioni per infiltrarsi nei dispositivi altrui e rubare dati sensibili. Questo malware consente di geolocalizzare e monitorare le attività degli utenti senza il loro consenso. Tra gli esempi storici di software malevolo, spicca Zeus, che ha attaccato il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti. Si raccomanda di installare antivirus per proteggersi da tali minacce.

Un nuovo sviluppo ha portato alla luce un gruppo di spie a Roma, denominate “Squadra Fiore”. I pubblici ministeri romani hanno già ricevuto documentazione dalla Procura di Milano e identificato cinque presunti agenti appartenenti a questa struttura clandestina, indicati come ex membri delle forze dell’ordine. Questa “filiale romana” sembra avere legami internazionali, con uffici a New York e sede legale in Florida, e coinvolge manager e personale militare. L’inchiesta è solo all’inizio e si prevede che emergeranno ulteriori dettagli.

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