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giovedì, 21 Novembre, 2024
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Epidemia di pertosse, allarme in Francia: già 20 bambini morti, vaccinate governative.

In Francia, nel 2024 sta avvenendo una forte recrudescenza della pertosse. L’aumento del numero di casi e di focolai è preoccupante anche perché nel periodo estivo crescono i contagi di questa malattia.

Nel primo trimestre del 2024, in Europa sono stati 32.037 casi contro i 25.130 casi dell’intero 2023. Da gennaio a maggio, in Francia sono stati confermati 5.616 contagi con almeno uno di essi non rispondeva al trattamento con gli antibiotici di prima scelta. Durante la pandemia, il numero di infezioni in Francia si era ridotto drasticamente con una media di 16 casi mensili. I picchi nel periodo pre-pandemico avevano raggiunto invece circa i 400 casi mensili. “Da gennaio 2024 il numero medio è stato molto più alto”, sottolinea un report pubblicato su Eurosurveillance, la rivista dell’European Centre for Disease Prevention and Control: 1.123 casi medi mensili, con un picco di 3.202 casi a maggio. Aumenti simili sono avvenuti anche in altri Paesi europei come Repubblica Ceca, Danimarca e Spagna: in Francia però, questa epidemia ha già ucciso 20 bambini.

La pertosse è una malattia infettiva altamente contagiosa causata da dei batteri chiamati Bordetella pertussis. Questa condizione provoca una tosse persistente che si trasmette attraverso l’aria. Sebbene generalmente benigna, può essere grave nei pazienti a rischio: persone con malattie respiratorie croniche, persone immunocompromesse, donne incinte e neonati. I neonati con un’età inferiore a 2 mesi non ancora vaccinati rischiano di sviluppare forme gravi che possono diventare addirittura fatali e che richiedono il ricovero ospedaliero.

Vaccino per proteggere bambini e donne incinte

Di fronte a questa minaccia, la migliore protezione resta la vaccinazione consigliata soprattutto per le donne incinte e per proteggere i bambini di età inferiore ai 2 mesi. A dirlo è l’Haute Autorité de Santé francese (l’Istituto Superiore di Sanità francese) e il sito Pharmacovigilance della regione Ile de France. Il vaccino deve essere somministrato tra la 20esima e la 36esima settimana dall’assenza delle mestruazioni. Questa immunizzazione protegge temporaneamente il nascituro grazie agli anticorpi che produce la madre e riduce i ricoveri ospedalieri del 50% e i decessi legati alla pertosse, nei bambini di età inferiore a 3 mesi, del 95%. Se la madre non può essere vaccinata si consiglia di vaccinare coloro che circondano i neonati di madri non vaccinate. Tutti i vaccini disponibili contro la pertosse sono combinati, il che significa che forniscono protezione contro altre malattie come la difterite, il tetano, la poliomielite, l’epatite B.

Il calendario vaccinale consigliato

* Nei neonati: una iniezione a 2 mesi, 4 mesi e 11 mesi con un vaccino esavalente.
* Nei bambini: un richiamo a 6 anni di età con un vaccino quadrivalente a dose piena.
* Nei bambini tra gli 11 e i 13 anni di età, un richiamo con un vaccino quadrivalente a dose ridotta (esclusi i bambini che hanno ricevuto il richiamo all’età di 6 anni a dose intera).
* Negli adulti: un richiamo a 25 anni (possibile fino a 39 anni) in assenza di vaccinazione antipertosse negli ultimi cinque anni con il vaccino quadrivalente a dosi ridotte. Poi a 45 e 65 anni per i professionisti a contatto con un pubblico vulnerabile.
* Nelle donne in gravidanza: dal secondo trimestre e preferibilmente tra la 20esima e la 36esima settimana di amenorrea, con un vaccino quadrivalente a dosi ridotte.
* Dopo aver avuto la pertosse invece, l’immunità dura circa 10 anni.

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