Claudio Lotito, presidente della Lazio, commenta l’arresto di 18 capi ultrà dell’Inter e del Milan, sottolineando che le indagini in corso, che includono accuse di associazione a delinquere, estorsione e altri gravi reati, rafforzano la sua posizione per una maggiore regolamentazione dei tifosi all’interno delle società sportive. Secondo Lotito, è tempo di non legittimare più i delinquenti tra i tifosi, poiché nelle curve ci sono infiltrazioni di criminalità organizzata e droga. Lotito condivide la sua esperienza personale, evidenziando le intimidazioni e le minacce che ha subito, affermando di dover aumentare la propria sicurezza.
Ricorda di aver avuto un incontro con quattro tifosi della Lazio, dove si è definito come un “guardia” rispetto a loro, che considerava “ladri”. Riferisce che la situazione negli stadi è complessa e richiede una selezione rigorosa, e riporta il suo sostegno per una riforma già proposta nel 2019 che prevedeva l’istituzione di un organo di controllo a favore dei tifosi all’interno delle società sportive. Tuttavia, l’entrata in vigore di questa norma è stata rimandata più volte, e l’ultima scadenza prevista è stata nel 2023.
Durante una recente riunione di maggioranza di Forza Italia, Lotito ha sollecitato il governo a prendere provvedimenti urgenti. La discussione ha portato a un impegno da parte del governo di approfondire la questione, con l’idea di stabilire filtri per i membri dei Consigli di Amministrazione delle società. Tuttavia, si prevede un ulteriore rinvio della normativa fino a giugno 2025, con l’intenzione di istituire un tavolo di lavoro specifico.
Lotito ribadisce l’importanza dell’abrogazione della norma, sostenendo che le misure attualmente in vigore non beneficiano il calcio e il suo sistema nel complesso, e non stanno assicurando una protezione adeguata contro le infiltrazioni criminali. La sua posizione è chiara: è necessario proteggere l’integrità del calcio e tutelare i veri tifosi, allontanando chi utilizza la passione per lo sport come copertura per comportamenti criminali.