Recenti ricerche condotte dal team dell’Exercise Medicine Clinic (CLINIMEX) di Rio de Janeiro hanno esaminato l’interessante relazione tra flessibilità fisica e longevità. Lo studio ha coinvolto oltre 3.000 persone di mezza età, la maggior parte delle quali erano uomini (66%), con un’età compresa tra i 46 e i 65 anni al momento dell’inizio dello studio, condotto nel corso di circa 13 anni. L’obiettivo principale era determinare se un buon livello di flessibilità potesse essere un indicatore di vita più lunga.
I partecipanti hanno sostenuto vari esami per misurare la loro flessibilità, utilizzando un test chiamato “Flexitest”, che ha valutato 20 movimenti delle articolazioni per calcolare un punteggio conosciuto come “Flexindex”. I risultati hanno rivelato che le persone con punteggi di flessibilità più elevati tendevano a vivere più a lungo. Questo effetto era particolarmente marcato nelle donne, le quali, con un Flexindex superiore, mostravano un rischio di mortalità significativamente più basso. Anche gli uomini presentavano una correlazione positiva, sebbene meno accentuata rispetto alle donne.
La flessibilità gioca un ruolo chiave nel benessere generale e nella qualità della vita, soprattutto con l’avanzare dell’età. È spesso sottovalutata rispetto ad altri aspetti della forma fisica, come la forza muscolare e la resistenza cardiovascolare. Una buona flessibilità può prevenire dolori articolari, infortuni e rigidità muscolare, comuni problemi che si intensificano con il passare degli anni. Ad esempio, la scarsa flessibilità nei muscoli posteriori della coscia può causare tensione nei tendini, portando a dolori lombari e ridotta mobilità.
I ricercatori hanno suggerito di includere il Flexitest nelle valutazioni di routine, specialmente per le persone di mezza età. Ciò potrebbe consentire ai medici di identificare pazienti con un rischio maggiore di mortalità e fornire indicazioni per migliorare la flessibilità, con potenziali benefici sulla durata della vita.
Inoltre, lo studio ha messo in luce differenze di genere significative nella flessibilità: le donne hanno ottenuto punteggi significativamente più alti degli uomini. Questa differenza potrebbe derivare da fattori biologici, ma anche dalle abitudini di esercizio e dall’attenzione alla salute fisica. Di conseguenza, gli uomini potrebbero dover, in genere, focalizzarsi maggiormente su esercizi di stretching, mentre le donne, pur avendo punteggi migliori, potrebbero beneficiare di una crescente consapevolezza dell’importanza della flessibilità nella prevenzione di infortuni.
Per coloro interessati a migliorare la propria flessibilità, lo stretching regolare è essenziale. Esercizi semplici per le anche, i polpacci e le spalle rappresentano un buon inizio. Con l’aumento della flessibilità, si possono introdurre esercizi più complessi. Integrare la flessibilità nella routine quotidiana non solo aiuta a prevenire infortuni e migliorare la mobilità, ma, come suggerito dallo studio, potrebbe anche contribuire a una vita più lunga e sana.