Secondo un recente studio, il 90% degli italiani che ha un cane ha deciso di portarlo con sé in vacanza. Con 19 milioni di cani e gatti domestici nel paese, la domanda di strutture ricettive pet friendly e spiagge attrezzate per animali è in costante crescita. Questo trend non solo riflette il legame sempre più stretto tra gli italiani e i loro animali domestici, ma serve anche a contrastare il preoccupante fenomeno degli abbandoni estivi.
Negli ultimi anni, le vacanze pet friendly sono diventate una realtà sempre più accessibile, con un aumento delle strutture turistico-ricettive che accettano animali. Hotel, campeggi e case vacanza si stanno attrezzando per accogliere i proprietari di animali, offrendo servizi specifici come aree giochi per cani, menù dedicati e assistenza veterinaria. Inoltre, molte spiagge italiane hanno iniziato a riservare spazi adatti ai cani, dove i loro padroni possono godere del sole e del mare senza dover lasciare a casa i loro amici a quattro zampe.
Questa tendenza non solo arricchisce l’esperienza di viaggio per gli amanti degli animali, ma ha anche l’obiettivo di ridurre il fenomeno degli abbandoni. Ogni estate, molti animali vengono lasciati alle spalle dai propri proprietari, creando un problema sociale e sanitario significativo. Facilitare le vacanze con gli animali domestici è un modo per sensibilizzare gli italiani alla responsabilità di possedere un animale e alla necessità di prendersene cura in ogni circostanza.
La crescente popolarità delle vacanze pet friendly sta inoltre motivando le amministrazioni locali e le aziende del settore turistico a investire di più in questo ambito. Eventi, promozioni e campagne informative mirano a far comprendere l’importanza di un approccio inclusivo che non escluda gli animali domestici dalle esperienze di viaggio. Così facendo, si contribuisce anche a una valorizzazione turistica del territorio, attrarre visitatori e stimolare l’economia locale.
In sintesi, la scelta di portare in vacanza i propri cani dimostra quanto gli animali domestici siano diventati parte integrante della famiglia italiana. È un segnale di maturità sociale e di una crescente attenzione per il benessere degli animali, che potrebbe contribuire a ridurre il triste fenomeno degli abbandoni.