Due mondi, quello di TikTok e della Treccani, si uniscono per esaminare e diffondere il cambiamento linguistico contemporaneo. In un recente evento a Milano, Massimo Bray, direttore generale di Treccani, e Salvatore Di Mari, Head of Operations di TikTok per Italia e Spagna, hanno discusso delle cinque nuove parole emerse dalla piattaforma e riconosciute dall’Enciclopedia. Bray ha sottolineato il ruolo di Treccani nell’accompagnare l’evoluzione linguistica della società italiana, evidenziando la necessità di registrare i mutamenti linguistici anche attraverso i nuovi strumenti di comunicazione, come TikTok. Di Mari ha espresso come TikTok contribuisca a creare fenomeni linguistici e come la collaborazione con Treccani serva a trasferire queste tendenze nella vita reale.
La scelta delle parole che entrano a far parte del linguaggio ufficiale coinvolge un’analisi attenta. Bray ha spiegato che Treccani mantiene un osservatorio linguistico, monitorando come e da dove nascono le nuove forme linguistiche. Oggi, larga attenzione viene dedicata a canzoni e street art, riconoscendo la loro influenza sulla lingua. Di Mari, dal canto suo, ha evidenziato come i creator di TikTok siano fondamentali nella narrazione di queste evoluzioni linguistiche. La loro creatività e la rapidità di espressione rappresentano un legame tra la conoscenza profonda e la cultura popolare.
Bray ha chiarito il processo di registrazione e analisi delle parole, evidenziando che non si tratta solo di quantità , ma di qualità nell’uso di queste parole. L’assegnazione di un significato complesso ad una parola richiede un’accurata valutazione e riscontro nelle fonti. Ha anche accennato alla crescente presenza di anglicismi, suggerendo la necessità di preservare la ricchezza e la varietà della lingua italiana.
La creazione di un profilo TikTok per Treccani ha rappresentato un passo significativo in questo processo. Questo account funge da osservatorio per comprendere come la piattaforma possa fungere da veicolo culturale. Di Mari ha affermato che TikTok mira a rappresentare le nuove voci e i nuovi modi di comunicare, trasformando la comunicazione in un dialogo bidirezionale. La continua evoluzione linguistica riflette, quindi, l’adattamento e l’innovazione del linguaggio nelle generazioni più giovani.
