Il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, ha aperto un’inchiesta riguardante l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per ipotesi di reato di peculato, rivelazione e diffusione del segreto d’ufficio. L’indagine è connessa alla proposta di nomina di Maria Rosaria Boccia, influencer, come consulente nella commissione per i grandi eventi del G7 della Cultura a Pompei. L’inchiesta è stata avviata a seguito di un esposto presentato da Angelo Bonelli, parlamentare di Avs, che ha chiesto alla procura di indagare su presunti comportamenti illeciti riguardanti rimborsi di trasferte e l’utilizzo di auto blu.
In aggiunta, la procura generale della Corte dei Conti del Lazio ha avviato verifiche per valutare possibili danni erariali. Il fascicolo d’inchiesta aperto dalla procura di Roma verrà trasmesso al tribunale dei ministri, accompagnato da un’informativa riassuntiva e dall’esposto di Bonelli presentato al posto di polizia della Camera dei Deputati.
La sezione specializzata del tribunale avrà a disposizione 90 giorni per condurre le verifiche necessarie, incluse eventuali indagini da delegare a forze di polizia, le quali potranno svolgere interrogatori e raccogliere informazioni testimoniali. Questa procedura è finalizzata a chiarire la rilevanza penale delle condotte contestate e accertare eventuali irregolarità nella gestione di incarichi pubblici e nelle spese ad essi connesse.
L’apertura dell’inchiesta segna un passo importante nel monitoraggio della trasparenza dell’operato dei pubblici ufficiali e nella tutela del denaro pubblico, con particolare attenzione alla legittimità delle nomine e delle spese nel settore culturale e degli eventi. La figura dell’ex ministro Sangiuliano, in questo contesto, sarà oggetto di scrupolose verifiche da parte della magistratura, che intende rispondere alle preoccupazioni espresse da diversi esponenti politici sull’integrità della gestione amministrativa.