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giovedì, 12 Dicembre, 2024
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Fa causa alla Mattel per l’imballaggio delle bambole di Wicked

Diverse settimane fa, il film “Wicked”, uscito il 21 novembre, ha suscitato molte discussioni, soprattutto a causa di un errore nella distribuzione delle bambole ufficiali create dalla Mattel. Alcune confezioni contenevano un link che rimandava a un sito a luci rosse, non adatto ai bambini. Una madre statunitense ha deciso di fare causa all’azienda per questo problema.

Mattel, conosciuta per i suoi celebri giocattoli, ha rilasciato le bambole in occasione del film, ma diverse persone hanno notato che le confezioni presentavano un link inaspettato. Anziché indirizzare alla pagina ufficiale del film, il link portava a un sito per adulti. Mattel ha riconosciuto l’errore, spiegando che si è trattato di un errore di stampa e affermando di essere profondamente dispiaciuta. L’azienda ha anche invitato i genitori a prestare attenzione, poiché il sito non era adatto ai bambini.

A seguito di questa situazione, numerosi rivenditori si sono visti costretti a ritirare le bambole dagli scaffali. Tuttavia, alcuni collezionisti hanno approfittato dell’errore, mettendo in vendita le bambole con il link sbagliato a prezzi elevati su Ebay.

La madre che ha fatto causa, Holly Ricketson, ha raccontato di aver comprato una bambola di Wicked per sua figlia, che ha visitato involontariamente un sito di intrattenimento per adulti tramite il link sulla confezione, rimanendo profondamente turbata. La causa ha dato origine a una class action, chiedendo un risarcimento di 5 milioni di dollari per chiunque negli Stati Uniti abbia acquistato le bambole con il link errato. Mattel è stata accusata di negligenza, vendita di prodotti non idonei e violazione delle leggi californiane a tutela dei consumatori.

L’azienda sta affrontando gravi conseguenze legali per quello che è stato un errore impensabile, colpendo non solo la sua reputazione ma anche mettendo a rischio la fiducia dei consumatori, che si aspettano prodotti sicuri e adatti ai più piccoli. La situazione ha attirato l’attenzione dei media e sollevato interrogativi sulla responsabilità delle aziende nel garantire la sicurezza dei loro prodotti.

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