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domenica, 5 Gennaio, 2025
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Fabrizio Curcio candidato a Commissario Straordinario per l’emergenza alluvione

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo aver consultato il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, e aver dialogato con la Presidenza della Repubblica e le Regioni coinvolte, in particolare con l’Emilia Romagna, intende proporre al prossimo Consiglio dei ministri la nomina dell’ingegnere Fabrizio Curcio come nuovo Commissario straordinario per la ricostruzione nelle aree colpite dall’alluvione in Emilia Romagna, Toscana e Marche, succedendo al generale Francesco Paolo Figliuolo. Palazzo Chigi ha confermato la notizia tramite un comunicato.

La scelta di Curcio è giustificata dalla sua lunga esperienza nella gestione delle emergenze, iniziata nel 1997 quando, come funzionario dei vigili del fuoco, partecipò alla colonna mobile inviata per il terremoto in Umbria e Marche. Questa nomina segna un tentativo di stabilire un dialogo costruttivo tra il Governo e la Regione Emilia-Romagna, che si era opposta alla selezione di un altro ufficiale militare per il ruolo. Infatti, fino a pochi giorni fa, il generale Mauro D’Ubaldi era in pole position per il commissariamento, ma la sua provenienza militare non era gradita alla Regione.

Fabrizio Curcio, romano di 58 anni, era attualmente alla guida del Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi presso il Ministero dell’Economia. Nel corso della sua carriera, ha gestito diverse emergenze significative, tra cui l’alluvione di Messina, quelle in Liguria e Toscana, il terremoto dell’Aquila nel 2009 e quello in Emilia nel 2012, nonché le operazioni di rimozione del relitto della Costa Concordia naufragata all’isola del Giglio.

Esiste un forte rapporto di stima tra Curcio e il nuovo governatore dell’Emilia-Romagna, de Pascale, che ha espresso la propria solidarietà quando Curcio è stato rimosso dalla sua posizione di capo della Protezione Civile nel luglio scorso. Questa nomina di Curcio si inserisce, quindi, in un contesto di volontà di collaborazione e di ricostruzione, in un periodo critico per le zone colpite dalle recenti calamità naturali. L’attenzione ora si concentra sulla sua capacità di gestire e coordinare la ricostruzione e il recupero delle aree devastate.

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