Negli ultimi anni, l’introduzione di farmaci innovativi ha permesso notevoli progressi nella lotta contro il diabete e l’obesità. Tirzepatide è uno di questi farmaci, che sta cambiando il panorama del trattamento per il sovrappeso e la prediabete, riducendo il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Lo studio di fase III SURMOUNT-1 ha mostrato che tirzepatide riduce del 94% il rischio di progressione verso il diabete in adulti con prediabete e sovrappeso. Questa condizione, spesso causata dall’obesità, è un fattore di rischio critico per il diabete di tipo 2, che può portare a complicazioni gravi come malattie cardiache e danni renali.
Tirzepatide appartiene a una nuova classe di farmaci che agiscono come agonisti dei recettori GIP e GLP-1, ormoni gastrointestinali che controllano l’appetito e il metabolismo del glucosio. Questi recettori, quando attivati, permettono al farmaco di ridurre l’assunzione di cibo e migliorare la gestione del glucosio nel sangue stimolando la secrezione di insulina solo con alti livelli di zucchero.
Nel SURMOUNT-1, 1.032 pazienti adulti sono stati monitorati per oltre tre anni, mostrando che ceux che assumevano tirzepatide hanno avuto una significativa perdita di peso. In particolare, il gruppo trattato con la dose massima (15 mg) ha registrato una riduzione media del 22,9% del peso corporeo, a differenza del 2,1% nel gruppo placebo. Questo dimostra il potenziale di tirzepatide non solo per il controllo del peso, ma anche per la prevenzione del diabete.
I risultati hanno mostrato anche che, anche dopo l’interruzione del trattamento, i pazienti mantenevano una riduzione del rischio di sviluppo del diabete dell’88%. Gli effetti collaterali sono stati principalmente gastrointestinali e di natura lieve o moderata.
L’obesità è una delle principali cause di diabete di tipo 2 e circa un miliardo di persone nel mondo ne è affetta. L’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che entro il 2030 il numero di casi di diabete di tipo 2 potrebbe superare i 600 milioni. L’uso di farmaci come tirzepatide potrebbe rivelarsi cruciale nella prevenzione e gestione del diabete, contribuendo a ridurre i rischi di malattie correlate all’obesità e migliorando la salute pubblica nel suo complesso.