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mercoledì, Novembre 13, 2024
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Fermato un 17enne per l’omicidio a coltellate a Foligno

Un ragazzo di 17 anni è stato arrestato con l’accusa di aver assassinato Salvatore Postoglione, un muratore di 56 anni, il 7 novembre scorso a Foligno. L’individuo è stato identificato grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Il giovane aveva avuto un’esperienza lavorativa nell’azienda edile dove la vittima ricopriva il ruolo di capocantiere. Le indagini, condotte dalla Polizia di Stato di Perugia su delega del Procuratore del Tribunale per i Minorenni dell’Umbria, Flaminio Monteleone, hanno raccolto prove significative a carico del minorenne, residente a Foligno, ritenuto responsabile dell’omicidio.

L’omicidio è avvenuto poco dopo le 6 del mattino in Via Louviere, un luogo dove gli operai della ditta si ritrovano prima di recarsi ai cantieri di Perugia e Nocera Umbra. A carico del 17enne è stato emesso un decreto di fermo per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, nonché per porto e detenzione ingiustificata di oggetti atti a offendere. L’indagine condotta dalla squadra mobile di Perugia in collaborazione con il Commissariato di pubblica sicurezza di Foligno ha portato alla raccolta di indizi determinanti contro il giovane.

Le immagini dei sistemi di videosorveglianza hanno mostrato che l’autore del delitto si era appostato in prossimità del luogo dell’attacco, agendo solo al sopraggiungere della vittima. Grazie a queste stesse immagini è stato possibile tracciare il percorso di fuga del ragazzo fino a piazza Ubaldi, nel centro storico di Foligno, circa 2 km dal sito del crimine, dove è riuscito a dileguarsi. Ulteriori accertamenti tra i residenti hanno indirizzato l’attenzione sull’indagato, la cui descrizione fisica coincideva con quella dell’aggressore, che si era travisato.

La perquisizione eseguita il 9 novembre presso l’abitazione del minorenne ha portato al ritrovamento degli abiti indossati durante il delitto, delle scarpe macchiate di sangue e di un monopattino utilizzato per recarsi sul luogo dell’omicidio. Il ragazzo aveva lavorato presso la stessa ditta edile fino al mese precedente e le indagini sono in corso per chiarire il movente dell’omicidio, apparentemente legato all’ambiente di lavoro.

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