Il fermo amministrativo è un potente strumento utilizzato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione per garantire il recupero dei crediti dovuti all’amministrazione tributaria. Esso non rappresenta un atto di esecuzione forzata, ma una misura cautelare adottata per il pagamento di debiti come multe per violazioni del Codice della Strada o cartelle esattoriali non onorate. Nel 2025, chi accumula debiti è a rischio di fermo amministrativo.
Il fermo viene attivato dopo la notifica di una cartella esattoriale. Da quel momento, il debitore ha 60 giorni per saldare il debito, richiedere rateizzazioni o sospensioni. Se nulla di ciò avviene, l’Agenzia invia un preavviso di fermo, contenente i dettagli del debito, come l’importo e l’anno di riferimento. Se il debito non viene estinto entro 30 giorni dal preavviso, il fermo diventa esecutivo e viene registrato al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Il fermo amministrativo impone restrizioni severe sull’uso del veicolo. Il proprietario è obbligato a custodirlo in un luogo privato e non può parcheggiarlo su suolo pubblico, né rottamarlo, esportarlo o cancellarlo dal PRA. Le violazioni di queste disposizioni possono portare a sanzioni amministrative ulteriori.
Circolare con un veicolo sottoposto a fermo comporta sanzioni da 1.984 a 7.937 euro, con conseguente confisca del mezzo e revoca della patente. Ulteriori multe tra 774 e 3.105 euro possono essere comminate se il proprietario non rispetta le norme di custodia del veicolo, con una possibile sospensione della patente da uno a tre mesi.
Il fermo amministrativo può essere applicato anche per debiti di entità minima, poiché non esistono soglie minime fissate dalla legge. In passato, Equitalia aveva stabilito limiti interni, ma con l’Agenzia delle Entrate tali vincoli non sono più in vigore. Pertanto, ogni debito, anche di piccole dimensioni, può comportare l’attivazione del fermo.
Per evitare conseguenze gravi, è fondamentale per i debitori mantenere le scadenze di pagamento o attivarsi per la rateizzazione o sospensione del debito. La consapevolezza e la tempestività sono cruciali in queste situazioni per prevenire l’applicazione di misure restrittive.