Verso le elezioni regionali, i partiti mostrano segni di tensione. Domenica e lunedì si vota in Liguria, mentre Umbria ed Emilia Romagna andranno alle urne tra meno di un mese. In Liguria, la competizione è serrata tra l’attuale sindaco di Genova, Marco Bucci, e Andrea Orlando, politico esperto del Pd. Orlando ha attaccato Bucci sul tema del malaffare, mentre Bucci si è mostrato fiducioso e ha promesso di governare per la Regione. Il dibattito tra i candidati, tenutosi a Palazzo Ducale, ha visto la partecipazione di novem candidate e ha evidenziato anche le problematiche sociali, come la chiusura del locale storico Moody con il conseguente licenziamento di 26 lavoratori.
In Umbria, le elezioni si svolgeranno il 17 e 18 novembre. Nove candidati saranno in competizione, supportati da 23 liste che includono ben 460 candidati per il consiglio regionale. L’ultimo sondaggio indica un netto vantaggio per il Centrodestra, accreditato al 49,1% rispetto al 43,7% per Stefania Proietti, la candidata del Pd, ex sindaca di Assisi. Donatella Tesei, la governatrice uscente della Lega, è in corsa per la rielezione. Il sondaggio, però, deve essere interpretato con cautela, dato che include anche un forte consenso per Marco Rizzo di Democrazia Sovrana e Popolare.
Per quanto riguarda l’Emilia Romagna, anche le elezioni si terranno il 17-18 novembre. Il “fortino rosso” del Centrosinistra si presenta come un candidato forte. Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e sostenuto anche da M5S e Italia Viva, rappresenta il Pd. Elena Ugolini, candidata del Centrodestra, cerca di mettere fine a un dominio che dura dal 1970. Tuttavia, sulla partecipazione degli elettori grava il timore di un alto tasso di astensionismo. Dieci anni fa, l’affluenza alle urne era stata del 37%, e ci sono preoccupazioni che quest’anno potrebbe essere ancora più bassa.
In sintesi, la campagna elettorale si intensifica in Liguria, Umbria ed Emilia Romagna, con scontri politici, interrogativi sul futuro e la necessità di attrarre gli elettori alle urne.
