Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha pubblicato un comunicato per chiarire la sua totale fiducia nei servizi di intelligence e nei loro vertici, smentendo le voci che insinuano il contrario. Definisce tali voci come “l’ipotesi più ridicola che falsa”, sottolineando come una “mela marcia” possa compromettere un’intera organizzazione. Questa situazione si ricollega al presunto dossieraggio nei confronti di vari politici e personaggi noti, incluso lo stesso ministro.
Dopo aver discusso della questione con la presidente Giorgia Meloni e il sottosegretario Mantovano, i quali hanno escluso il coinvolgimento dell’intelligence, Crosetto si è presentato presso la procura di Perugia. I verbali dell’inchiesta hanno rivelato interrogativi su come siano trapelate notizie riservate, di cui erano a conoscenza solo gli apparati interni. Durante un’intervento alla festa del Fatto Quotidiano, ha ribadito l’importanza di identificare le responsabilità individuali e ha espresso il suo compito di presentare il problema al procuratore Cantone affinché possa avviare un’indagine approfondita.
Crosetto ha chiesto chiarimenti sul possibile collegamento tra i servizi di intelligence e i giornalisti coinvolti, così come riguardo alla figura di Pasquale Striano. Le indagini si concentrano sull’ex pm antimafia Antonio Laudati e sul tenente della Guardia di Finanza Striano. Secondo le accuse, avrebbero abusato di centinaia di accessi alle banche dati per creare dossier su persone non sotto indagine formale. Questo comportamento è considerato illegale e resta da delineare il fine di tali azioni.
Crosetto enfatizza la necessità di una rigorosa indagine per fare luce sulla questione e garantire la trasparenza all’interno delle istituzioni. Mentre sottolinea l’integrità della maggior parte degli operatori, si rivolge all’autorità competente per far emergere eventuali collusioni o abusi. La situazione rimane complessa e al centro dell’attenzione pubblica, con molti che si aspettano risposte concrete e giustizia da parte delle autorità inquirenti.