La Fiorentina ha trionfato sulla Roma con un convincente 5-1, dominando l’intera partita. Per l’allenatore giallorosso Juric, questa potrebbe essere l’ultima panchina, dato che la sua squadra ha mostrato segnali di crisi, eccezion fatta per un successo recente in Europa League. I viola iniziano subito forte, esercitando un netto predominio territoriale e approfittando delle difficoltà degli ospiti.
Nel primo tempo, la Fiorentina passa in vantaggio tra il 9′ e il 16′, con Kean che realizza il primo gol grazie a un ottimo scambio con Beltran, e poi Beltran stesso che raddoppia su rigore, concesso per un fallo di Celik su Bove. La situazione critica della Roma costringe Juric a effettuare sostituzioni prima della metà tempo, inserendo Koné e Zalewski per Cristante e Angelino. Il cambio porta a un immediato effetto, con Koné che – appena entrato – segna con un tiro da fuori area, riaprendo provvisoriamente la partita. Tuttavia, la Fiorentina risponde dopo pochi minuti: Bove, decisivo nuovamente contro la sua ex squadra, fornisce un assist a Kean che segna il terzo gol, nonostante le proteste della Roma per un presunto fallo di Gosens.
Nella ripresa, Juric modifica ulteriormente la sua formazione, sostituendo l’ammonito Mancini con Baldanzi e adottando un schema più offensivo, ma senza risultati. Bove segna a inizio secondo tempo con un’azione impeccabile, portando il punteggio sul 4-1. La Roma accumula cartellini gialli, con ben tre ammonizioni in dieci minuti, mentre Hermoso viene espulso al 65′. Juric, che assiste impotente alla disfatta, si siede in panchina.
Un tentativo di Dybala di riaprire la partita, con una punizione deviata da De Gea, non produce risultati positivi per la Roma, che capisce di essere in grave difficoltà. Dybala lascia il campo per Hummels, il quale commette un autogol dopo soli quattro minuti di gioco. Nel finale, viene sperimentato Martinez Quarta a centrocampo, mentre il portiere Svilar evita che il punteggio possa essere ancor più imbarazzante grazie a ulteriori parate contro una Fiorentina in grande forma.