Dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni, il dibattito sulla manovra continua al Senato e alla Camera. Nella mattinata, l’assenza del governo all’apertura della seduta alla Camera ha suscitato polemiche. La seduta, inizialmente sospesa, è ripresa con l’arrivo della sottosegretaria al Mef e dei ministri. I deputati dell’opposizione, come Leonardo Donno del Movimento 5 Stelle, hanno criticato il governo per non essersi presentato, paragonando la situazione a quella di un operaio, che rischierebbe il licenziamento per un simile comportamento. Benedetto Della Vedova ha definito l’assenza “inqualificabile e gravissima”, sottolineando che il Parlamento non deve attendere i comodi del governo.
Lino Ricchiuti di Fratelli d’Italia ha ironizzato sull’assenza della maggioranza, contestando la legittimità delle critiche da parte dell’opposizione. Elsa Fornero ha messo in discussione le proposte del governo in merito alle pensioni, considerandole una sconfessione del vicepremier Salvini, evidenziando che la flessibilità introdotta esiste già dal 1995. Maria Cecilia Guerra ha criticato la legge di Bilancio per la mancanza di elementi cruciali come il salario minimo e il sostegno alla sanità pubblica.
Diverse opinioni sono emerse riguardo alla legislazione: alcuni rappresentanti hanno sostenuto il miglioramento della manovra, suggerendo misure di supporto per infermieri e piccole e medie imprese. Licia Ronzulli di Forza Italia ha difeso gli investimenti in sanità, affermando che mai prima il fondo per la sanità era stato così alto.
Giuseppe Conte ha criticato la riforma Nordio, sostenendo che ha permesso la fuga di criminali e compromesso la sicurezza dei cittadini. Matteo Renzi ha commentato la norma anti-Renzi, associando il cognome di Meloni a scelte politiche discutibili, mentre ha auspicato un Natale più sereno per tutti. Il clima nella politica resta acceso, con tensioni evidenti tra maggioranza e opposizione riguardo alla manovra e alle politiche del governo.