Ogni settimana il mondo del calcio offre momenti di discussione con dichiarazioni di allenatori, giocatori e dirigenti che portano a polemiche o riflessioni. L’ultima giornata di campionato non ha fatto eccezione, con protagonisti della Serie A che hanno espresso le proprie opinioni a caldo. Antonio Conte, allenatore del Napoli, si è infuriato riguardo al rigore concesso all’Inter per un fallo di Anguissa, criticando l’operato del Var e sottolineando l’importanza di correggere gli errori arbitrali senza ambiguità. Ha espresso frustrazione sulla mancanza di coerenza nel suo utilizzo.
In seguito all’incontro Atalanta-Udinese, Gianluca Nani, direttore tecnico dell’Udinese, ha manifestato sorpresa per il mancato intervento del Var in un episodio controverso, chiedendo ancu un “libro di scuse” per l’episodio. Ha citato un precedente in cui il Var ha annullato un gol per un millimetro ma non è intervenuto in questa occasione. Allo stesso modo, Florent Ghisolfi, ds della Roma, ha commentato l’esonero di Ivan Juric, evidenziando la difficoltà della situazione e le responsabilità condivise, promettendo che la Roma cercherà soluzioni per uscire dalla crisi attuale.
Nel frattempo, Paulo Fonseca ha analizzato il pareggio 3-3 del Milan contro il Cagliari, sottolineando problemi difensivi e la mancanza di aggressività da parte della sua squadra. Ha dichiarato che non è possibile vincere quando si concedono troppi duelli aerei. Dall’altra parte, Alessandro Costacurta ha esaltato le prestazioni di Alessandro Buongiorno, definendo il suo approccio contro l’Inter come degno di un grande difensore.
Nel panorama internazionale, Pep Guardiola ha affrontato una fase difficile con il Manchester City, subendo la quarta sconfitta consecutiva. Ha riconosciuto che un’altra squadra potrebbe meritare di vincere la Premier League quest’anno e ha parlato della necessità di cambiare rapidamente rotta, esprimendo consapevolezza sul fatto che non sarà sempre un periodo di successi. Ha sottolineato che la squadra deve lavorare per ritrovare la forma e l’efficacia nel gioco, specialmente dopo una prestazione non all’altezza nella seconda metà delle partite recenti.
