28 Settembre 2024

Fuga di due fratelli dal carcere minorile Beccaria di Milano

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Due fratelli detenuti stranieri sono evasi dal carcere minorile Beccaria, un fatto che ha suscitato forti preoccupazioni tra i sindacati di polizia penitenziaria. Alfonso Greco, segretario lombardo del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), ha definito l’evento come “incredibile e sconcertante”. I due evasi erano già noti per i loro comportamenti problematici, avendo partecipato a rivolte precedenti, ma non erano mai stati trasferiti nonostante i loro precedenti. Greco ha sottolineato che uno dei fratelli ha tentato di evadere per la terza volta, ponendo domande sulla natura delle carceri minorili, che non sono semplici collegi per ragazzi indisciplinati, ma istituti dove vengono detenuti delinquenti e criminali, anche se alcuni sono minorenni.

Il SAPPE, da tempo, ha sollevato la questione della necessità di proteggere il personale penitenziario, chiedendo un intervento ministeriale per garantire la sicurezza di chi lavora in prima linea nelle carceri, in particolare per le forze di polizia penitenziaria. Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha evidenziato che ci sono segnali preoccupanti che provengono dall’universo penitenziario minorile da troppo tempo, suggerendo un sistema in crisi che richiede un’attenzione urgente.

L’episodio di evasione ha messo in luce una serie di problemi all’interno del sistema penitenziario minorile, evidenziando come le misure di sicurezza potrebbero non essere adeguate e come ci sia una necessità di riconsiderare le politiche attuali riguardanti i detenuti minorenni. La recidiva nella violazione delle regole e le ripetute fughe di queste due persone sono un campanello d’allarme per l’intero sistema, segnalando che far fronte alle esigenze di un contesto detentivo così complesso è una sfida non più rimandabile.

In sintesi, mentre cresce l’attenzione sui diritti dei minori in detenzione, rimane cruciale assicurarsi che le carceri minorili non diventino luoghi di fuga per delinquenti incalliti. La situazione attuale richiede un’azione concreta per garantire sicurezza e ordine all’interno di queste strutture.

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