I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Varese, sotto la supervisione della Procura di Milano e della Direzione Nazionale Antimafia (DNA), hanno realizzato un’ordinanza che prevede sei misure cautelari e il sequestro di diverse società . Questa ordinanza, emessa dal giudice per le indagini preliminari (gip) di Milano, colpisce presunti membri di un’organizzazione criminale specializzata nell’esfiltrazione di dati e informazioni sensibili e segrete dalle Banche Dati Strategiche Nazionali. Tra le quattro persone agli arresti domiciliari figura anche un ex poliziotto.
Le altre misure cautelari riguardano due elementi delle forze dell’ordine attualmente in servizio, le cui professionalità sono state compromesse dalle attività illecite dell’organizzazione. Le indagini hanno rivelato che tra le vittime di tali reati ci sono anche alcuni esponenti politici, segnalando un clima di infiltrazione e corruzione.
Durante l’operazione, sono state effettuate perquisizioni in diverse località sia in Italia che all’estero, con l’obiettivo di raccogliere ulteriori prove e smantellare la rete operativa del gruppo. Le indagini, coordinate dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia Francesco De Tommasi e Gianluca Prisco, sono state dirette dal procuratore capo Marcello Viola e dall’aggiunta Alessandra Dolci, che hanno mosso le risorse necessarie per affrontare un caso di particolare gravità .
Le misure di sicurezza adottate evidenziano la serietà della minaccia rappresentata da questa organizzazione, la quale non solo tramava per scopi di lucro ma si era infiltrata in ambiti sensibili della pubblica amministrazione, cercando di ottenere vantaggi attraverso metodi illegali. La lotta contro la criminalità organizzata e la protezione dei dati strategici sono diventate una priorità nell’agenda delle autorità italiane, vista la delicatezza delle informazioni di cui dispongono le istituzioni.
Questa operazione testimonia l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare fenomeni di criminalità che mettono a rischio la sicurezza nazionale e la trasparenza delle istituzioni, cercando di recuperare la fiducia dei cittadini nell’efficacia del sistema di protezione dei dati e delle informazioni sensibili.