27 Settembre 2024

Gamberi della Louisiana pericolosi in un ristorante di Prato: scatta la denuncia

gamberi killer 1

Durante un’ispezione della Guardia Costiera di Livorno e funzionari dell’ASL, circa 100 esemplari di gamberi della Louisiana, noti anche come gamberi killer, sono stati sequestrati in un ristorante di Prato. Questa specie, chiamata Procambarus clarkii, è altamente invasiva e rappresenta un pericolo per l’ecosistema locale. I gamberi, trovati vivi e nascosti nei frigoriferi del ristorante, sono stati scoperti grazie a controlli approfonditi. Il ristorante, gestito da cittadini cinesi, è stato sottoposto a verifica, portando alla scoperta della presenza illegale di questi crostacei.

I gamberi della Louisiana sono pericolosi per l’ambiente poiché hanno la capacità di colonizzare diversi habitat acquatici, minacciando gli ecosistemi locali e le specie autoctone. Il loro comportamento aggressivo e il rapido tasso di riproduzione li rendono in grado di causare danni significativi nelle acque fluviali e costiere. Per questi motivi, la loro introduzione nelle acque italiane è vietata, sia volontariamente che accidentalmente. Alcuni campioni dei gamberi sequestrati sono stati inviati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana, dove è stata confermata la loro identità. Questo ha portato al sequestro penale dei crostacei e alla denuncia del proprietario del ristorante per detenzione illegale.

Oltre alla scoperta dei gamberi, durante l’ispezione sono emerse gravi carenze igienico-sanitarie all’interno del locale. Gli ispettori hanno notato condizioni di sporcizia e scarsa manutenzione, fattori che hanno portato alla chiusura immediata del ristorante. L’ASL ha disposto che il locale resti chiuso fino a quando non saranno ripristinate le adeguate condizioni igieniche per la somministrazione degli alimenti.

In sintesi, questo episodio mette in evidenza i rischi associati alla presenza di specie invasive come il gambero della Louisiana e l’importanza di rispettare le normative sanitarie e ambientali. Le autorità continuano a monitorare la situazione per garantire la protezione dell’ecosistema e la salute pubblica.

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